Ritorno Dalla Fogna
Mentra tra le lacrime e le convulsioni stavo stracciando il biglietto di sola andata per la California che avevo comprato un mese fa nel caso fosse passata la Proposition 191, mi è tornata in mente (per la delusione? o forse l’etere?) una frase scritta da Slavoj Žižek ne “Il soggetto scabroso”:
L’ideologia dominante, per funzionare, deve incorporare una serie di caratteristiche nelle quali la maggioranza sfruttata e dominata dovrà essere capace di riconoscere le sue aspirazioni più intense.
Naturalmente i dominatori della nostra epoca, di questo demi-monde di marchettari e debiti quotati in borsa, sono sempre loro: tycoon, oligarchi e mafiosi, tutti imperanti e imperterriti da almeno vent’anni a questa parte nell’infilare i loro metri di verga nell’orifizio anale del popolo consenziente e impegnato a fare zapping, lamentarsi per i cambi nell’homepage di Facebook e succhiare la protuberanza presidenziale chimicamente alimentata.
Ma se la massa va uniforme in una direzione, c’è qualcuno che riesce sempre a stagliarsi dal conformismo dilagante; qualcuno che sa ancora dire no; qualcuno che non si trova a suo agio in questa sporchissima orgia del potere; qualcuno che ha ancora il tempo e la forza di fondare un nuovo partito che va coraggiosamente ad aggiungersi ai 129010838019380 mini-partiti già esistenti e totalmente inutili nel nostro sottobosco politico nazionale.
Il Blocco Nazionale – Partito del Popolo è un nuovissimo soggetto che, ne sono sicuro, RIVOLUZIONERÀ DALLE FONDAMENTA il nostro paese. Già posso immaginarmi bandiere sventolare, la spiga e i font fascisti a fendere il sacro aere della Patria, perché la dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e Francia, contro le democrazie plutocratiche che hanno ostacolato la marcia e il cammino e l’esistenza stessa del popolo italiano…Ma ovviamente il fascismo, anche se fascismo pop o Ur-fascismo, non c’entra nulla nemmeno questa volta: lo slogan d’esordio che mi è arrivato ieri via mail è semplice, conciso e diretto – “SIAMO DI DESTRA, SIAMO DI SINISTRA, SIAMO STANCHI. E INCAZZATI!” Sì!
Fondatore del partito è Michele Logiurato, imprenditore pesarese sposato e con due figli, meglio conosciuto con il nome d’arte Michele Di Fiò, a patto di fare un salto nei meandri più reconditi degli anni ’70. Siamo nel periodo del neofascismo Lumpen-evoliano, delle riviste “cultural-satiriche” come “La Voce della Fogna”, delle note alternative, dei canti ribelli, dei campi Hobbit e dei comizi aperti dalla “musica in nero”, una musica che dava voce ad uno stato d’animo non solo di commemorazione, ma di vera e propria lotta politica.
Nato a San Costanzo (Pesaro) nel 1956, Di Fiò comincia a fare musica alternativa2 prima ancora della nascita vera e propria della musica alternativa. Nel 1975 rifiuta un contratto con la RCA “per non dover sottostare alla censura di mercato”. Nel 1977 esce la sua prima cassetta autoprodotta, “Seveso e no”. L’anno successivo c’è il salto di qualità con l’LP “Ad un passo dal cielo c’è”. Nel 1979 esce il secondo LP, “Cervello”, seguito dal 45 giri “Rock” (1980) e dal terzo LP “Cavalcare la tigre”, nel 1981. Nel 1980, inoltre, Di Fiò inaugura il circuito musicale alternativo “La mosca bianca”, che verso la fine dell’anno diventerà anche una rivista, costretta però a chiudere nel 1982 dopo appena sette numeri.
Come riportato da Valerio Marchi nel saggio “Nazi-Rock. Pop music e destra radicale”, in quella fase musicale
i toni sono spesso malinconici, i richiami alla tradizione del cantautore di sinistra anche troppo evidenti. I testi sono politicamente generici […]. I temi che ricorrono sono quelli della patria, del Blut und Boden, dell’elitarismo, del tradimento delle masse, dei “pochi e puri”.
Ed infatti Di Fiò canta, nella canzone “Italia”, “Italia i tuoi figli non hanno lacrime per piangere / Italia dimmi chi ti ha pagato per uccidermi / il tuo potere Italia non mi fa paura“. Era il 1980, e ancora adesso il potere dell’Italia (quale?) non fa paura. Logiurato è slegato dagli schemi di partito, rifugge dalla catalogazione ideologica (nel senso che è piuttosto chiara), si definisce (in un’intervista a lamoscabianca.eu) “una bestia politica”, un “anarchico” che si è rotto di “ascoltare stronzate e di battere le mani”. Un fuoriuscito che ovviamente disprezza la sinistra ma anche la destra, quegli uomini che da picchiatori di strada sono diventati patetici pupazzi scranno-muniti/bombe-dotati:
Ho conosciuto le varie fasi, dall’Almirantismo al Rautismo: sono nauseato poiché alla fine ogni fascista o presunto tale che io ho conosciuto si è rivelato un bluff. Tutti, proprio tutti, pensano solo ed unicamente alla propria tasca, al proprio tornaconto. Qual povero Mussolini si rivolta nella tomba se guarda a certi campioni del saluto romano automatico, della facile parola “camerata” che tutto quanto rende dolce. Io credo che, in questo mondo di merda, camerata fa rima con fregatura assicurata. In fondo l’italiota è sempre il personaggio raffigurato da Alberto Sordi: furbetto, sornione, pronto a fare pace, affarista, pronto a mille sotterfugi. Un senza palle, tendenzialmente. Ed io, in politica vedo tanti senza palle, purtroppo.
Ripristinare le palle in politica, dunque. L’obiettivo del Blocco Nazionale è infatti “molto ambizioso”:
Rimboccarsi le maniche [Bersani? nda] per rifondare l’Italia, secondo nuove regole. Ma partendo dal basso, dal popolo. Con la impossibilità di candidare e far eleggere politici con le mani in pasta nella prima e seconda repubblica: per poter essere eleggibile bisogna avere già un lavoro.
E per fare ciò via libera all’intervento della magistratura sui palinsesti televisivi, e poi l’obbligo di mettere nel curriculum le condanne penali passate in giudicato, l’istituzione di “campi di lavoro” per “truffatori”, “piccola criminalità” e “corrotti”, certezza della pena, animalismo e ambientalismo.
Sembra una specie di programma grillino, ed infatti nei video presenti sul canale YouTube del BN Logiurato/Di Fiò elogia pubblicamente l’operato di Grillo. Se dovessi definire questo nuovo, fondamentale partito parlerei di grillismo di destra di terza mano che si intreccia con “La Voce della Fogna”, l’anti-partitocrazia fuori tempo massimo, l’invecchiamento precoce, le lenzuolate verbose in .avi di minimo mezz’ora, il cantautorato di destra e la dialisi 3 volte al giorno.
Tremate, tremate, perché i tombini sono stati finalmente scoperchiati – e tra i miasmi della sconfitta e dell’anacronismo grottesco rimarremo tutti soffocati dai gas esilaranti.
Rigorosamente con una spiga in mano.
#1
la Volpe
L’incipit alla marijuana è corrivo e scontato, il resto del pezzo mi ha aperto un mondo sconosciuto ^^’