La Privata Repubblica

Ariete 21 marzo – 19 aprile

Nella dacia presidenziale di Zavidovo, immersa in una sterminata riserva naturale, amavo rilassarmi con delle lunghe battute di caccia. Cervi, cinghiali, linci e orsi finivano stesi come birilli sotto i colpi del mio fucile. Solo recentemente ho scoperto che – prima del mio arrivo – le bestie venivano sapientemente drogate con del cibo soporifero lungo il percorso di caccia e dei cecchini nascosti tra gli alberi centravano gli esemplari che mancavo. Questo è quello che chiamo «concreto esempio di cortesia per gli ospiti». Ariete, ti invito a riservare lo stesso trattamento ai tuoi compagni: invitali a cena ed esagera pure con il sonnifero. Buon divertimento – e ricorda il silenziatore.

Gemelli 21 maggio – 20 giugno

In un pomeriggio dell’Era della Stagnazione me ne andavo con un codazzo di auto al Cremlino. A metà strada mi venne un languorino e ordinai all’autista di fermarsi davanti a un negozio di alimentari. Tutto il mio corteo di guardie si assiepò rumorosamente lungo il marciapiede destando la curiosità dei passanti. Entrai e chiesi alla cassa se avevano delle noci. Il commesso deglutì, sgranò gli occhi e balbettò: «Purtroppo non ne abbiamo, compagno Leonid Iljič». Alzai le sopracciglia, sospirai «Che peccato!», salutai cordialmente e tornai nella mia berlina. Sono poi venuto a sapere che da quel giorno, in quella bottega, non mancarono mai provviste di noci. Ancora oggi, se hai voglia di sgranocchiare un gheriglio a Mosca, sai dove andare. Compagno dei Gemelli: i nostri capricci non sempre portano alla Kolyma, anzi possono aiutare a migliorare. Se sei ricettivo e capisci l’antifona, ovviamente.

Leone 23 luglio – 22 agosto

Stalin ordinò la costruzione di un grande albergo, tra la Duma e la Piazza Rossa, degno di portare il nome della capitale della Patria. Gli architetti incaricati presentarono due progetti e per facilitare il paragone disegnarono le varianti dell’edificio sullo stesso foglio, divise da una linea di asse. La Guida esaminò attentamente quella tavola e firmò l’approvazione esattamente sulla linea assiale. Non si capiva quale dei due alberghi avesse scelto e nessuno dei progettisti osò chiedere spiegazioni. L’albergo “Mosca” venne quindi costruito asimmetrico: metà con la facciata della prima variante,  metà con la seconda variante. Ora l’hanno demolito, ma il suo ricordo vive sulle etichette della famosa vodka Stolichnaya. Ti consiglierei di berne almeno una bottiglia, amico Leone: ti farà dimenticare di aver firmato con leggerezza quella decina di assegni scoperti.

Bilancia 23 settembre – 22 ottobre

Volvograd non ti dirà molto, Bilancia; ma se dico “Stalingrad” vedo già illuminarsi il tuo volto. È la stessa magia che pochi mesi fa hanno vissuto gli abitanti della “città sul Volga”. Un milione di russi hanno votato all’unanimità per tornare al nome soppresso nel 1961, quello di “Città di Stalin” che l’ha fatta entrare nei libri di Storia nel 1942, quando l’Armata Rossa fermò l’avanzata della Germania nazista, accerchiando la Sesta Armata. Con la benedizione della Duma si è convenuto che il vero nome verrà adottato negli anniversari militari della Seconda Guerra Mondiale, nei discorsi delle autorità, nelle previsioni del tempo e negli orari dei treni. Bilancino, come avrai intuito è tempo di rispolverare il tuo vecchio nome di battaglia: ne avrai presto bisogno. Se era “Orsetto”, lascia perdere. Consegnati spontaneamente.

Sagittario 22 novembre – 21 dicembre

Durante un banchetto al Cremlino, il “Compagno Conte” Aleksey Nikolayevich Tolstoy – scrittore di fantascienza di nobili origini – si lanciò in un lungo discorso di brindisi in onore del compagno Stalin, che continuava indifferente a camminare intorno alla tavola imbandita fumando la sua pipa. La crescente enfasi oratoria di Tolstoy, ricca di superlativi e lodi sperticate, venne interrotta da Stalin con una manata sulla spalla: «Basta affaccendarti, Conte. Bevi». Un bravo compagno sa dove finisce la devozione e comincia la piaggeria. Sagittario, ricordati della manata di Iosif quando ti presenterai dal tuo usuraio di quartiere. Pare abbia smesso di fumare, e abbia una mano occupata da una semiautomatica.

Acquario 20 gennaio – 18 febbraio

Nel 1956 Mao incoraggiò il libero pensiero: «Che cento fiori fioriscano, che cento scuole di pensiero gareggino». La “Campagna dei cento fiori” vide nascere giornali, riviste, pamphlet e dazibao di giornalisti, studenti e funzionari, tutti intenzionati a dare il loro contributo alla Causa o esprimere perplessità sul futuro della Repubblica Popolare. Presto le voci si moltiplicarono attorno a “presunti” malumori del popolo cinese, creando seri problemi all’autorità dello Stato; il Grande Timoniere fu quindi obbligato a sradicare i “cento fiori” con la repressione. Grazie alle loro dichiarazioni pubbliche, va detto, vi fu un grande risparmio di tempo nell’individuare e arrestare intellettuali, studenti e politici. Pensieroso Acquario! Se credi, coltiva pure il tuo parere e manifesta il tuo dissenso. Ma ricorda: nessuno annaffia le ortiche.