Intervista Ad Un Comico Depravato
Doug Stanhope è uno degli stand-up comedian più seguiti e discussi d’America, nonché una costante sfida alla quantità di alcool e nicotina che un corpo umano può assumere prima di finire su un lettino d’ospedale, attaccato a dei tubi. Nei suoi show1 parla di un po’ di tutto, esplorando le ipocrisie e i lati più oscuri e disgustosi dei nostri tempi, finendo regolarmente ubriaco alla fine delle esibizioni. È un uomo che invidio profondamente, dato che i suoi fan spesso lanciano sul palco buste di droga – il modo più intelligente mai trovato sinora per procurarsi gratuitamente speed e cocaina.
Come la maggior parte dei comici è spesso in giro per club. E mi piace pensare che abbia risposto a queste domande completamente scazzato, in una squallida bettola a ore della Bible Belt tenuta da un 50enne rasato, sovrappeso e con dei trascorsi white power, sorseggiando pessima birra commerciale per ottenere la quale è stato necessario esibire un certificato di cirrosi epatica2.
Hai detto che la differenza tra un “buon comico” e un “grande comico” è una “morte prematura”. Nonostante tutti i tuoi sforzi, ti stai dirigendo verso i 44 anni. Perché ci stai mettendo così tanto?
Non lo so, ma la gente sta morendo dappertutto intorno a me. Fa sembrare ogni mal di testa o flatulenza potenzialmente letale.
A proposito delle varie confessioni religiose hai detto: “Sei una testa di cazzo, ma posso farti sentire come se tu non fossi l’unica testa di cazzo”. Partendo dal presupposto che le detesti tutte perchè “sono complici del ritardo nel progresso intellettuale umano”, ce n’è qualcuna che disprezzi particolarmente?
Scientology è particolarmente brutale e terrificante nel suo bombardamento a tappeto di cause legali o nei piani apertamente criminali che attua contro i “trasgressori”. Se dai un occhio all'”Operation Freakout” o noti come hanno fregato l’IRS3 per ottenere l’esenzione dalle tasse, fanno fottutamente paura.
La tua teoria sulla “quantità stanziata quotidianamente di fica raccomandata dal governo” e del controllo governativo della domanda e dell’offerta di figa è davvero illuminante. Ma il governo italiano ti ha preceduto, a tal punto che Berlusconi ormai si è comprato tutta la vagina disponibile sul mercato a proprio esclusivo beneficio, lasciandoci con femministe della terza ora e indignate isteriche. Ci ha pure fregato le minorenni! Come possiamo riappropriarci della figa senza dover sborsare troppo?
Quello è tutto nelle mani della figa. Le donne dovranno ripensare al loro ruolo nella società e al fatto che un’eguaglianza percepita a volte va a loro discapito. Ma probabilmente non lo faranno.
Nel programma “Newswipe” di Charlie Brooker, parlando di questioni ambientali, hai mostrato che il vero problema è la sovrappopolazione e hai concluso con lo slogan “la sodomia rispetta l’ambiente e l’aborto è ecologico”. Con una vasectomia e un aborto all’attivo sembri un sostenitore del Green Party, più che del Libertarian party.
Sto solo cercando di rendere onesti i Verdi. Ma questo è un posto buono come un altro per promuovere la t-shirt “Abortion is green” sul mio sito, www.dougstanhope.com. E fanno due promozioni in una frase. Non male.
Nei tuoi show parli spesso di pornografia infantile e pedofilia. Sei ancora “L’uomo più depravato d’America”, come ti ha definito GQ nel 2006, o sei stato sorpassato da Charlie Sheen?
Non so cosa c’entrino la pornografia infantile e la pedofilia con Charlie Sheen, ma mi adeguo. Charlie Sheen è una fantastica boccata di aria fresca e pregna di fumo di sigaretta. Ed è assolutamente difendibile nel contesto dei suoi coloriti e lunatici deliri. È Mike Tyson che morde continuamente per settimane e settimane l’orecchio del suo avversario. Guardarlo è fantastico, e mi piace per questo.
Ma parliamo delle scuole di “stand-up comedy” – o meglio, degli arroganti coglioni che rubano soldi alla gente pensando di teorizzare la satira costringendola in qualche ridicola dottrina. Cos’è il tuo “Comedy Death Camp”?
Il “Comedy Death Camp” è la mia risposta alle altre scuole di comicità o “boot camps” che si organizzano per la gente disposta a pagare notevoli quantità di denaro in base alla triste idea che si può imparare ad essere un comico in una settimana. Offrirò loro un posto per buttare nel cesso quei soldi senza mentirgli. L’intero programma non è ancora stato scolpito nella roccia, ma come prima cosa impareranno che le lezioni di comicità sono una totale perdita di tempo. Avranno un posto dove esibirsi, si ubriacheranno pesantemente e mi puliranno un po’ la casa. Molti di loro piangeranno, ma non se ne andranno via senza avere una buona storia da raccontare.
Che tortura CIA useresti per sbarazzarti degli heckler [Ovvero quelli che gridano e disturbano (spesso ubriachi fradici) durante un’esibizione/concerto, nda]?
A volte me ne frego degli heckler. Di solito sul palco il mio cervello mi rompe i coglioni in modo talmente malvagio – dicendomi quanto e perché faccio schifo- che avere qualcuno meno astuto che lo fa mi dà l’opportunità di rilassarmi.
In un’intervista del 2003 con Dave Eggers, David Foster Wallace ha detto che scrivere di politica è così difficile al giorno d’oggi perché “la retorica dell’impresa è a puttane” e “il 95% del commento politico […] è al momento inquinato dalle stesse politiche di cui dovrebbe trattare. […] Tutto viene reso o bianco o nero”. Pensi che la commedia/satira possano cattura quell’area grigia in cui risiede il vero nucleo della politica?
Mi sa che mi fai molto più intelligente di quello che sono.
Cosa ti ha spinto a correre per le elezioni del 2008 e come mai alla fine hai deciso di abbandonare?
Poteva essere una buona occasione per gettare un po’ di luce su problematiche che non venivano sollevate, senza fare la predica o essere noiosi. Ma alla fine è diventato noioso. Semplicemente non era divertente. Era nonsense e burocrazia infinita. Così ho lasciato.
Se fossi stato eletto presidente, cosa avresti concretamente fatto?
Avrei tirato giù tutto. Avrei spianato ogni parte del governo che la carica mi permetteva. Avrei concesso la grazia a ogni singola persona (anche alcune tra le più violente) condannata per droga. E oltre a questi avrei graziato evasori fiscali, prostitute, O.J. Simpson (giusto per scandalizzare la gente) – centinaia di migliaia di celle si sarebbero svuotate. Avrei riportato a casa le truppe impegnate all’estero e avrei affittato la Casa Bianca per matrimoni e feste.
Poi mi sarei ritirato.
(Ha collaborato Caterina Bianchini)
- Su ComedySubs.org si possono trovare i sottotitoli in italiano per “No refunds”. [↩]
- In realtà sarà stato a casa a prepararsi un Death in the Afternoon alle 11 di mattina. Scazzato. [↩]
- Il fisco americano. [↩]
Condividi
Drop the Hate / Commenti (6)
#2
BILE – non è satira. è peggio. » Intervista a Doug Stanhope
[…] leggere il resto su Riot Van o qui. E godervi il suo spettacolo del 2007 “No Refunds” scaricando i sottotitoli da […]
#3
redth
Ma le domande fatte a questo comico sono state fatte da un uomo o da una donna?
La tua teoria sulla “quantità stanziata quotidianamente di fica raccomandata dal governo” e del controllo governativo della domanda e dell’offerta di figa è davvero illuminante. Ma il governo italiano ti ha preceduto, a tal punto che Berlusconi ormai si è comprato tutta la vagina disponibile sul mercato a proprio esclusivo beneficio, lasciandoci con femministe della terza ora e indignate isteriche. Ci ha pure fregato le minorenni! Come possiamo riappropriarci della figa senza dover sborsare troppo?
Complimenti sul serio a chi l’ha fatta, sarà forse uno di quei tizi che credono che dire un sacco di parolacce toccando argomenti forti con commenti “cattivoni” e bestemmie, chiamando la donna figa (in bocca a questi tizi le donne non hanno altro nome) sia da figo, vero, giustiziere-anticonformista!?
I tipi che fanno tanto i gradassi dalla tastiera riempendosi la bocca di volgarità e parolacce e cattiverie ad effetto (credono loro di farlo in realtà il loro unico effetto è quello lassativo), sono quei tipi che nella vita sono totalmente diversi, frustrati pieni di forme, poi accendono il pc e come i ragazzini ribelli di 13enni inizia il loro show…!
Decisamente meglio le risposte
#4
blicero
Ciao REDTH, ti ringrazio di avermi contattato dopo quel fantastico pompino sulla Terrazza del Pincio alla manifestazione delle donne indignate contro Abberluscone, ma ho perso il tuo numero di cellulare e non sapevo come contattarti. Me lo puoi mandare via mail? Allegando anche una foto dei piedi, se possibile.
#5
George Frusciante
blicero invece di parlare di fighe e pompini potevi cercare Yara Gambirasio
#6
#1
INTERVISTA AD UN COMICO DEPRAVATO | Riot Van
[…] umano può assumere prima di finire su un lettino d’ospedale, attaccato a dei tubi. Nei suoi show1 parla di un po’ di tutto, esplorando le ipocrisie e i lati più oscuri e disgustosi dei nostri […]