La Merda Gialla Nel Ventilatore
Il caso del sito che ha messo online la falsa notizia della morte di Marge Simpson è la spia delle degenerazioni che stanno avvenendo nel mondo dell’informazione. I blog e le e-zine si stanno avviando ormai verso la perigliosa strada dell’hacking informatico, del sabotaggio mediatico e del guerrilla newsmaking. Una strada dissestata. Pericolosa. Irresponsabile.
Le funzioni primarie dei blog curati da ventenni appartenenti a centrali deviate dei servizi segreti o da pensionati in cerca di gloria dovrebbero essere, infatti: creare opinione; stimolare il dibattito politico; controllare le fonti; affatturare notizie; condurre inchieste al fine di incrinare lo strapotere mafioso; indirizzare l’opinione pubblica verso la giusta direzione; fare investment banking; sopprimere Porta a Porta e Ballarò; inibire blogcamp e blogfest varie; rimuovere il marciume giornalistico che impera; detergere le parti intime (chè non si sa mai) e, infine, salvare il mondo dal buco nero supermassiccio.
Prima di tutto, teniamo a sottolineare che con l’intervento de La Privata Repubblica1 abbiamo sgonfiato nel giro di pochi minuti una bufala che impazzava sul web e via passaparola. L’era della verosimiglianza è finita: perché è il modo più facile e vigliacco di gettare fango sui personaggi dei cartoni animati, per di più oltreoceano, non dando loro il modo di difendersi. Se la fossero presa con Krusty il Clown o con Cartman di South Park, invece di massacrare psicomediaticatodicamente il personaggio più indifeso e vittima delle circostanze in circolazione.
Gli autori del gesto, incuranti della loro criminogena/misogina aktionen, si sono poi prontamente giustificati: era solo uno scherzo…la rubrica si chiamava serpente di mare, insomma, in gergo giornalistico vuol dire quel che vuol dire…l’aveva scritto un noto troll (eh no, troppo facile così!!1!1)…me l’aveva detto mio cuggino2…si capiva chiaramente che era un falso…Chiaramente? Mah, mica tanto. Comunque, tale manciata di cattivo gusto la riservino ai loro nemici più intimi, non a suor Marge Simpson. Tutte le volanti convergano sull’internets, grazie.
Mai, ad ogni modo, abbiamo pensato di pubblicare l’indirizzo del sito3 nè tantomeno un testo che giudicare inverecondo è dir poco – il nostro visual catering, infatti, ce lo ha caldamente sconsigliato, onde evitare di finire come un qualsiasi giornale di carta stampata. Quello che ci interessa di più, comunque, è l’uso ed abuso mediatico dei media e delle notizie vere: ce ne sono troppe. Bisogna sfrondarle, affievolirle, disarticolarle. Non ci piacciono i fatti, hanno un nonsochè di eversivo: sono veri. E di verità, si sa, ne esistono tante quante sono coloro che presumono di possederne una, quindi non ne esiste nessuna. Vogliamo ridurci ad essere un’armata di menti pensanti? No, davvero. Ciò sancirebbe il vero e proprio crollo del regime infornografico che dobbiamo preservare a tutti i costi – che ne sarebbe, altrimenti, della fondamentale colonna del gossip di repubblica.it, con tutte quelle foto simpatiche ed irriverenti e gonfie di mammelle, cliccate a getto continuo dagli impiegati in pausa pranzo?
Purtroppo la degenerazione-mediatica4 che sta prendendo il sopravvento preferisce, in mancanza di reality, buttarsi su vittime sacrificali bidimensionali, gialle, verdi e blu. Al vero che non c’è, avanti col verosimile, ingannando tutti e infilando altra merda nel ventilatore di Springfield, già provato dall’afasia creativa di Groening, dall’aridità tematica e dal merchandising selvaggio fatto cadere sulle teste di ignari dodicenni che hanno sensibilmente abbassato lo standard qualitativo della serie.
Per questa serie di ragioni ci siamo subito sentiti in dovere di precisare che, vere o false o verosimili, quelle insinuazioni non sarebbero mai apparse su La Privata Repubblica. La mattina abbiamo ancora voglia di guardare la nostra faccia allo specchio. Senza vergognarsi. Anche perchè lo specchio è rotto, e sulle piastrelle del muro si riesce a scorgere solo un pallido riflesso di quello che siamo veramente.
- Non c’è bisogno di ringraziare, potete semplicemente comprare la copia del nostro prossimo libro in uscita nelle migliori carceri egiziane: “Rendition – La Nostra Prigione”, scritto a quattro mani con Fabrizio Corona – Avvertenza: non è vero quello che abbiamo appena scritto. [↩]
- Beh, ora yourcousin è morto, gli si è aperta la teshta, spiacenti. [↩]
- www.giornalettismo.com [↩]
- Si intende quella promossa dall’Ordine, ovviamente. [↩]
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Drop the Hate / Commenti (15)
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#4
AkillerDee
Esempio di grande stile e grande modo di fare!
Infiniti complimenti a La Privata Repubblica
#5
astin
Senza parole.
Mi ricorda certi flame dei tempi andati. Solo che stavolta è come sparare sulla croce rossa. non ce la si può prendere coi meno abili. eh, whites™!
#6
inaudita altera parte
“Le funzioni primarie dei blog curati da ventenni appartenenti a centrali deviate dei servizi segreti”.
ne conoscevo uno una volta…ahahaha!!!!
gran bel pezzo…complimenti!!
#10
#13
#14
astin
E’ sempre più magra! E’ sempre più magra!
Ma non si preoccupi Berlusconi, ora i soldi per mangiare li ha.
#15
Adolf Hiltler
Come la morte del Comunisco che a riempito l’Italia piena di Merda (Rossa)
#1
patello
dagospia sito più sfigato del paese, i giovani controllano le fonti e creano falsi manifestamente tali, per mostrare quanto tu non le controlli e sia creatore di falsità che spacci ogni giorno per verità e realtà.