Vota Achille Lauro Per Il Sì
Dal presidente del LOAL (Lega in Onore di Achille Lauro1) riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Spettabile Redazione,
non sono solito scrivere ai giornali, se non per minacciarli quando proprio passano il segno nella loro insensata volontà di sficcanasare, calunniare, scoperchiare i vasi (ma, dico io, se hanno messo un coperchio, si vede che il contenuto puzza, o no? Giù le mani da quel vaso); ma oggi, di fronte a questa bella giornata tutta italiana, dinanzi a questo splendido spettacolo di democrazia partecipata e popolare, non riesco davvero ad astenermi (mi scuso per il gioco di parole; non è certo mia intenzione turbare la regolarità della consultazione referendaria).
Come vecchio conoscitore di questo gioco complesso e sfaccettato che è la politica, e pur consapevole della prudenza con cui ci si deve accostare ad essa, mi sento di dire che siamo di fronte a un momento storico: se i promotori di questi referendum basati sui buoni sentimenti, sull’amore per la terra e per l’equa applicazione del diritto, sulla difesa della proprietà pubblica dell’acqua e su melensità di questo genere, se insomma questa ciurma di femminielli (“Voto a rendere“) si arrende alla necessità di retribuire il voto con una pizza, una birra o lo sconto in un colorificio di Castelfidardo, allora, signori miei, questo è il segno evidente che abbiamo vinto.
Può anche essere che si raggiunga questo benedetto quorum e che non ci sia lecito, dopo, costruire una centrale nucleare coi muri di sabbia, o non presentarci a un processo perché gioca la Juve Stabia; ma questo non conta, aspetteremo quei due-tre anni oltre i quali la volontà del popolo scade, oppure costruiremo in un posto nascosto senza dire niente a nessuno (tanto l’uranio lo facciamo arrivare noi, non è che dobbiamo aspettare lo Stato). Ma voi che siete gente di cultura capite che è il principio quello che conta: quello che mi colpisce e mi commuove, vi prego di scusare la mia natura sentimentale, è la patente violazione dell’art. 95 del Testo Unico delle Leggi Elettorali:
Chiunque, in nome proprio od anche per conto di terzi o di enti privati e pubblici, eccettuate per questi ultimi le ordinarie erogazioni di istituto, nella settimana che precede la elezione e nella giornata della elezione effettua elargizioni di denaro, generi commestibili, oggetti di vestiario o altri donativi, a qualsiasi titolo, è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da lire 2.500.000 a lire 10.000.000.
Ragazzi miei, vinca il Sì o il No, qui chi trionfa finalmente è il berlusconismo, è la sacrosanta concezione per cui ogni cosa ha un prezzo; anzi, permettetemi di essere entusiasta, qui trionfa la camorra, signori miei, alla faccia dei polentoni e delle loro diversità antropologiche.
Tutta l’Italia è Casal di Principe, spettabile redazione; e quando domani siederete al bancone con la birra pagata dal vostro timbro elettorale, noi uomini onorati, che abbiamo lottato una vita per i nostri ideali di arbitrio e illegalità, saremo lì con voi in spirito. In alto i calici, amici miei; questa è una bella giornata per l’Italia.”
(Illustrazione: Sospensorio)
- L’ex sindaco di Napoli degli anni ’50, rinomato per elargire alla popolazione solide scarpe e generosi pacchi di pasta in cambio solo di un voto, che non costa niente. [↩]
#1
Destrosio Al Magnesio
Torna, sta casa aspiett’a’tté !