Ti Amo Ma Ho Scelto L’Oscurità
Dopo più di 15 anni di stravolgimenti, capovolgimenti e avvisi di garanzia il quadro politico italiano ha avuto finalmente la sua definitiva semplificazione con la nascita ufficiale del Pdl: da un lato c’è la destra ateo-clericale, dall’altro c’è l’estrema destra ateo-clericale. Lo spazio per la critica si misura dai vari gradi di inginocchiamento dei deputati e dallo stolto anelito al dialogo della cosidetta sinistra, che anche in questi giorni non ha trovato nulla di meglio da fare che riconfermare i sintomi della sindrome di Stoccolma da cui sembra essere afflitta, ormai irreversibilmente.
L’amarcord dei primi anni ’90 è già iniziato in quella che fu Botteghe Oscure. Mani Pulite, la gioiosa macchina da guerra, la possibilità di una vittoria dopo 50 anni di governo democristiano e di pentapartiti, deprimenti abiti marroni in stoffa di pernice, intellettualismo-snob-controproducente-organico-militante e avvilenti feste dell’Unità nelle quali perpetrare e cullare il mito della diversità antropologica dai “fascisti” mentre lentamente, in realtà, la Grande Barca stava approdando nel porto del più bieco Conformismo/Centrismo Peloso.
A suonare la carica, ovviamente, è stato (l’anti)berlusconista di plastilina Luciano Violante: a suo avviso la sinistra non aveva capito nulla del berlusconismo. In effetti era estremamente difficile, per non dire impossibile, inquadrare il fenomeno rimuovendo sistematicamente tutte le implicazioni legali, illegali e processuali. Ma alla fine i dirigenti del Pci-Pds-Pd-Dc ce l’hanno fatta e hanno capito tutto: basta ironia, basta pretenziosità, al diavolo la questione morale, lunga vita al conflitto d’interessi di B. (in modo da coprire anche i nostri, se capita) e asportazione perenne della parola “opposizione” dal vocabolario del Giovane Militante Comucristiano Post-Comunista.
Il testamento politico di Veltroni ha cristallizzato ottimamente la nuova raison d’être della sinistra riformista: Mills viene condannato per aver preso soldi da B. che però l’ha fatta franca grazie alla solita legge ad personam? Bene, ci si deve dimettere e far scivolare la notizia nell’oblio della stampa asservita ed opportunista – a noi interessano solo le riforme (della Lega) e la salvezza del pianeta. A fare opposizione ci penserà Fini, dall’interno.
Del resto, se penso al Pd mi viene sempre in mente un antico proverbio cinese: “Quando torni a casa la sera, picchia tua moglie. Tu non sai perchè, ma lei lo sa benissimo”. Marcello Dell’Utri, come un perfetto marito, ha sintetizzato (in una simpatica intervista al Corsera) tutto il substrato ideologico, se così si può chiamare, del partito nato nel sottoscala di Publitalia e l’ha scudisciato sulle natiche flaccide e rinsecchite dei riformisti: “Mi chiedevano: ‘Lei è deputato?’, rispondevo: ‘Veramente sono imputato'”. Ecco: il seggio parlamentare visto come legittima difesa dal codice penale, la refrattarietà ad ogni tipo di controllo, l’impunità elevata a programma di vita, Cicchitto.
Il tubo delle illibertà
Come se Violante & co. non fossero già abbastanza, anche Mentana ha voluto diffondere la sua fondamentale opinione, indossando per l’occasione l’abito del “neo-censurato all’improvviso dopo 17 anni di onorato servizio”.
Ora, non so se sia un problema solo mio, ma quando vedo Mentana o quando leggo qualcosa di suo devo staccare un assegno a N zeri alla Kleenex e ripulirmi con salviette umidificate dai litri di unto e viscido che si sprigionano dai miei pori. Ho cercato di capire la causa di tutto ciò, ma non ho avuto fortuna. Mi sono anche rivolto ad un professionista, e nemmeno questo è servito. L’unica strada che mi rimane da percorrere è quella dell’esorcismo, ma gli psicofarmaci mi hanno sempre spaventato a morte.
La tesi di Mentana è inoppugnabile: la televisione non è mai centrata nulla con il potere mediatico di B1. Ineccepibile. I programmi Raiset, ad esempio, non hanno mai plagiato la mente degli italiani, tutt’altro:
La Ruota della fortuna di 15 anni fa e oggi il Grande Fratello non c’entrano niente: ci sono in tutto il mondo.
Si! In tutto il mondo, però, non c’è nulla di paragonabile a Porta a Porta o a Matrix – se si esclude la Corea del Nord. E, si sa, in Corea del Nord il sole della democrazia splende e brilla alto nel cielo terso e sgombro di nuvole, rivolto al suo meraviglioso Duce che da ai coreani la Luce.
Credo che una persona con la mia storia possa dirlo: la sinistra non ha mai capito il fenomeno Berlusconi. Soprattutto si è dimostrata sbagliatissima l’immagine per cui in questi 15 anni in Italia c’è stato un Grande Fratello tv che ha condizionato le coscienze. Se così fosse stato, non sarebbe accaduto quel che è storia: Berlusconi ha vinto, poi è andato all’opposizione, ha vinto, poi è andato all’opposizione e alla fine ha rivinto.
E’ vero. Non c’è stato nessun Grande Fratello che ha condizionato le coscienze, nessuna Lobotomia Catodica che ha soppresso il dissenso e omologato il pensiero collettivo come nemmeno il fascismo era riuscito a fare nel Ventennio. Sono solo voci messe in giro dalla propaganda sovversiva, anche se ultimamente mi capita di trovare sempre più persone che vanno in giro con gli occhi rivolti in su, che hanno incominciato a perdere i pollici opponibili e che camminano a quattro zampe. O forse mi sono solo imbattuto in Gasparri.
- Il titolo dell’intervista: “Cara sinistra Berlusconi non ha vinto con la tv”. [↩]
#1
Simone
Mi è piaciuto di più il racconto, ciao!
Simone