La Privata Repubblica

Mandare l’esercito a pattugliare le città? E allora, cosa c’è di strano? Si può fare. In Darfur si fa così, e non mi pare che nessuno si scandalizzi. Nella striscia di Gaza se uno vede un’uniforme mica grida alla deriva della democrazia. Per non parlare di Baghdad o di Kabul: i soldati sono sempre stati di grande aiuto nel mantenere saldamente l’ordine pubblico. Guardate che risultati! Chi non la pensa così è un terrorista complice morale del 9/11 ed è favorevole all’Unione Europea, cioè all’Eurabia, quindi è un immigrato clandestino.

Mandare l’esercito nelle città è un atto d’amore verso i cittadini per proteggerli dai rom che rubano i rigori agli Europei, dagli albanesi (ma esistono ancora?), dalle zingare ripugnanti che i media fanno rubare i bambini, dagli sporchi negri che fanno riti voodoo per uccidere il Presidente della Repubblica e dagli operai che continuano a morire con ostinazione, frenando il nuovo spirito riformista e padano. Poi si tratterebbe solo di 2500 soldati, cosa vuole che sia, signora. Soldati che tra l’altro verranno pescati nelle fila di quelli tornati vivi dalle missioni di pace, evidentemente desiderosi di portare la serenità anche nella loro Patria.

Si tratta solo di passare dal poliziotto di quartiere della mattina, quello che ti porta il caffè a letto, che ti pulisce il sedere dopo aver fatto la cacca e che ti prepara da mangiare, ad una pattuglia mista di esercito/SS per la sera, che magari usa la carta igienica un pò più ruvida e che invece di ammanettare i manigoldi li stende con una raffica di piombo, ma qua stiamo veramente a fare i pignoli, i democratici.

E’ lapalissiano che ci sia un bisogno estremo di maggior sicurezza, di più ordine. Città più pulite, specialmente ripulite, dalle minoranze etniche. Chi si schiera contro la proposta dei 2500 soldati in città la pensa come Totò Riina e i Casalesi. Anzi: è proprio un mafioso. Ad aiutare polizia e carabinieri è meglio ci siano i soldati della Repubblica italiana che i ‘soldati’ del clan Nuvoletta, nevvero? E’ triste constatare che nel 2008 ci sia ancora gente che preferisce la tirannia della mafia (che comunque non esiste) alla potenza fallica dello Stato. Su, avanti, andate a chiedere il pizzo, ad investire nel cemento, a speculare a Wall Street o a fare un pò di sano aggiottaggio, se ne avete il coraggio, se siete dei veri mafiosi!

Ho letto, disgustato dal buon senso di alcuni, molte critiche. Le più ridicole? “L’esercito non è abituato a mantenere l’ordine pubblico!!” Oppure, “l’esercito si usa solo in Colombia!” O ancora “usare l’esercito sarebbe come far muovere Borghezio in un Cpt!!”. Stronzate. Nessuno si ricorda dei Vespri Siciliani, eh? Dei soldati in Sicilia, nel 1992? I problemi di allora (autostrade che scoppiavano a causa di brutti incidenti, vie intere di Palermo che venivano sventrate da caldaie difettose e quant’altro) sono gli stessi di adesso. E c’è di peggio! All’epoca i negri ancora non esistevano, ora escono dalle fottute pareti.

Insomma, sono costretto – ancora una volta, purtroppo – a stupirmi dalla lentezza con cui è stata data alla luce questa brillante idea. Ora bisogna agire subito, prima che la nazionale di calcio finisca fuori dagli europei (cioè molto presto, a quanto pare). I comunisti, i situazionisti, i liberali ed i marxisti-leninisti possono stare tranquilli, comunque.

Un Ignazio La Russa finalmente stastita illuminato (si mormora in giro che sia addirittura Ministro, ma sono solo malelingue che fomentano l’odio razziale) ha detto che l’esperimento durerà solo sei mesi, al massimo un anno. Poi si incomincerà a fare sul serio. SIEG HEIL!