Tag / politica
Il vocabolario B consisteva in parole che erano state create deliberatamente per scopi politici, vale a dire parole che avevano non solo, in ogni caso, un significato politico, ma che erano per l’appunto intese a imporre un atteggiamento mentale, in una direzione desiderata, nella persona che ne faceva uso. Le parole del vocabolario B costituivano una sorta di stenografia verbale, che riusciva spesso a concentrare un intero sistema di idee in poche sillabe, ed era allo stesso tempo più accurata e flessibile che non ... Leggi tutto
E' un errore considerare puramente politico quello che noi facciamo. Adolf Hitler Pechino 2008 ha vinto contro tutto e tutti, ha invaso l'Ossezia del Sud, ha contrattaccato in Georgia, ha fatto incendiare l'aereo a Madrid, ha lavato il cervello a migliaia di giornalisti in tutto il mondo e ha soddisfatto grandi e, soprattutto, piccini, incollati davanti all'unico canale RAI che trasmetteva integralmente le Olimpiadi, ovvero: nuoto, scherma, dressage, carneade-taekwondo, due incontri di pugilato e Bartoletti-Cucci (in veste di inediti tuttologi dello sport - e, si sa, ... Leggi tutto
Mandare l'esercito a pattugliare le città? E allora, cosa c'è di strano? Si può fare. In Darfur si fa così, e non mi pare che nessuno si scandalizzi. Nella striscia di Gaza se uno vede un'uniforme mica grida alla deriva della democrazia. Per non parlare di Baghdad o di Kabul: i soldati sono sempre stati di grande aiuto nel mantenere saldamente l'ordine pubblico. Guardate che risultati! Chi non la pensa così è un terrorista complice morale del 9/11 ed è favorevole all'Unione Europea, cioè all'Eurabia, ... Leggi tutto
"Col mondo del potere non ho avuto che vincoli puerili" Osip Mandel'štam C'è un uomo, ripiegato sulla scrivania. Spilloni gli circondano la testa, rimedi cinesi che affiorano dalla penombra come lunghi ed affilati puntelli per arginare l'emicrania. Quell'uomo è Andreotti. Questo film è Il Divo. Quell'emicrania è il potere. Era ora. Era ora di finirla con lanuginose introspezioni ombelicali di un paese allo sfacelo. Era ora di affontrare la causa prima e definitiva dell'agonia di una nazione: la natura assoluta, putrida, estasiante, esaltante, violenta ed assurda del Potere. Todo ... Leggi tutto
(Appunto 59, "Petrolio" di Pier Paolo Pasolini) Dal Maggio del '72 all'Ottobre di quell'anno, non successe niente di ciò che era previsto addirittura come un Evento. Il Msi ebbe molti voti alle elezioni: ebbe addirittura un grande successo, come il lettore sa meglio di me. I socialisti uscirono dal Governo che si spostò a destra, con i Liberali, e capo del Governo fu Andreotti. I vecchi clerico-fascisti rialzarono la cresta, e un clima di restaurazione soffiò come uno scirocco sull'Italia. Ma tutto, almeno per ora, si ... Leggi tutto
Dunque, Renato Schifani è diventato la seconda carica dello Stato. Non che un presidente del Senato abbia mai contato qualcosa, d'accordo, ma fa pur sempre la sua porca figura. Un attimo, un attimo. No dico: Renato Schifani. Siamo entrati nella storia: tra quarant'anni potremo dire ai nostri figli che si, noi c'eravamo. Insieme a Renato. Renato Schifani. Quello dei pastoni omogeneizzati al telegiornale, per intenderci. Pipponi talmente tanto insopportabili che preferiresti essere legato per giorni e giorni davanti a Bonaiuti che legge tutti i comunicati stampa ... Leggi tutto
Di SKA Che la politica sia il principale terreno del clientelismo lo si sa dalla notte dei tempi e non stupisce. Ma se per un caso fortuito ci si imbatte in un vero e proprio “libro mastro” di favori accordati o in lista d’attesa, con tanto di nomi, cognomi ed indirizzi è un altro paio di maniche. E’ quello che è successo ad un anonimo “segugio” del settimanale Centonove che impostando la ricerca “Pinnacle 10 e 11 Studio effetti video” su Emule si è ritrovato davanti tutt’altro: ... Leggi tutto
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Art. 48, comma 2 della Costituzione della Repubblica Italiana. C’è sempre un misto di trepidazione, concitazione ed esitazione nel giorno delle elezioni. O meglio, nel giorno prima delle elezioni, quello del doveroso e tassativo silenzio. Per riflettere sopra le proposte, dice la legge. Il dott. Meroni è uno di quelli che, a urne semi-aperte, si chiude in casa e si lascia avvolgere dall’abbraccio asfissiante dei maître à penser e della loro carta ... Leggi tutto