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Nel 2003 Jean Claude Van Damme si rende conto di una cosa molto semplice: gli anni '90 sono finiti da un pezzo. Il suo momento artistico è difficile e sembra che tutti, a partire dalla grande industria, stiano cominciando a dimenticarsi di lui. Anche il suo genere, l'Action, vive sospeso tra lo stallo post-sbornia ed il rigurgito di disprezzo della Critica Che Conta (CCC). Ma c'è ancora qualcuno che si ricorda bene di lui. È Ringo Lam, regista di thriller d'azione di Hong Kong con cui ... Leggi tutto
C'era una volta, nel 1991, un contratto di sponsorizzazione tra una spigola imprenditrice, presidente di una squadra di pallacanestro, ed un potente polpo blu maculato palermitano, presidente di una società di raccolta pubblicitaria. La spigola disse: "Siamo molto interessati ad una sponsorizzazione, e desidereremmo ardentemente firmare il contratto!" Il polpo rispose che sì, avrebbero firmato il contratto e pagato la sponsorizzazione, ma che la spigola avrebbe restituito la metà dei soldi in nero. "Che cosa vuol dire in nero?" chiese meravigliata la spigola. "Cara spigola, ... Leggi tutto
Delinquere non è mai stato facile, anche se c’è chi vorrebbe dirci che è un mestiere semplicissimo, che le leggi non sono mai applicate e che l’impunità, ad alti livelli, in qualche modo è sempre assicurata. Ci sono due storie magnifiche che si intrecciano in questa belle époque di malapolitica e criminalità organizzata, storie che sono lì a dimostrare l’estrema difficoltà di questo lavoro sporco, frustrante ma imprescindibile. Il 22 settembre la Camera ha negato l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni a carico dell’ex sottosegretario all’economia Nicola Cosentino, ... Leggi tutto
PALERMO - Le massime autorità di Cosa Nostra, assieme a migliaia di cittadini, azionisti e giovani studenti arrivati da tutta Italia con navi speciali cariche di liquami tossici (che poi sono state affondate in località imprecisate) hanno reso omaggio al gesto di Giovanni Brusca (lo "scannacristiani") nel 18° anniversario da quel meraviglioso sabato, alle 17.59, quando 500 chili di tritolo fecero diventare l'Italia una Colombia europea, provocando la morte del magistrato Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre uomini della scorta, Rocco ... Leggi tutto
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio. Elias Canetti Quel che conta è credere nella propria causa: il resto non esiste. Mentre le indagini della varie procure sulle stragi '92-'93 convergono sempre di più su un ex allenatore di calcio nonché bibliofilo siciliano traviato da pessime amicizie e su un misterioso imprenditore-viveur del Nord prestato alla politica grazie all'intercessione di Dio e dei falsi in bilancio, il fronte anti-antimafia si dimostra più compatto che mai. Scrivono sui loro giornali, portano avanti la loro battaglia, ... Leggi tutto
Incubi di una mattina di trequarti d'estate, appiccicume e bocca allappata. In un'intervista al quotidiano Riformista il sen. preg. don. Marcello Dell'Utri, riferendosi alle stragi '92-'93, ha detto: "Io penso che bisognerebbe fare di tutto per approfondire, per scoprire cosa è successo nel '92. Sono io il primo che dice: facciamo anche una commissione d'inchiesta. E la proporrò personalmente, se non lo fa prima il mio partito". Non pago, l'illustre bibliofilo fondatore di Forza Italia ha aggiunto, con grave sprezzo del pericolo: È assurdo che non ci ... Leggi tutto
La storia contemporanea dell'uomo è stata segnata da grandi movimenti e sollevazioni popolari che hanno sconvolto diversi ordini costituiti - le grandi rivoluzioni francese, russa, fascista, cubana, maoista e così via. Ora che siamo nel nuovo millennio, tuttavia, per fare una rivoluzione non servono ghigliottine, libretti rossi, manifesti di partiti o addirittura un'idea: basta chiamarsi Renato Brunetta, essere ministro e, soprattutto, basare il proprio programma politico sul numero di Topolino che leggesti nel 1959, nascosto sotto il banco, e che ti colpì particolarmente per la ... Leggi tutto
La crisi non fa prigionieri. Victoria Gotti, ex moglie del boss John "Dapper Don" Gotti, ha dovuto cedere il suo palazzo a New York alla JPMorgan, titolare di un mutuo esorbitante che "Evictoria" non riesce più a pagare. Più che il crollo fragoroso di un impero, quello che è accaduto è la sconfessione definitiva delle teorie noglobal/antineoliberiste/pasoliniane/falconiane che tanto hanno attecchito in tempi recenti in vaste frange dell'intellighenzia criptomarxista, antagonista e anticonfluenziale. Per anni hanno cercato di convincerci che ci fosse un legame tra l'economia legale ... Leggi tutto