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Il nuovo film di Xavier Giannoli in concorso al Festival di Venezia, "Superstar", narra la storia di un uomo qualunque che senza alcun motivo diventa una celebrità. La gente lo ferma per strada, lo fotografa, chiede autografi, lo fa diventare un eroe. I paparazzi si avventano su di lui come una muta di cani rabbiosi, i giornalisti impazziscono per avere sue dichiarazioni, i tabloid scoppiano di immagini e retroscena, le televisioni si sbranano per averlo in diretta. Mentre viene orribilmente sfruttato da uomini senza scrupoli ... Leggi tutto
La sezione giudiziaria della Santa Inquisizione Popolare contro L’Indecenza Letteraria (SIPOPIL) si è riunita in data 09/07/2012 per giudicare l’imputata INNOCENZI Giulia, accusata di ricoprire, in maniera continuata nel tempo nonché in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, la posizione sociale di "giornalista", "attivista digitale" e "Giulia Innocenzi". I capi d'imputazione sono i seguenti: associazione per delinquere di stampo costituzional-Islandese sull'Internets (art. 69 c.p. LPR), biciclettismo anticorruzione (art. 125-ter c.p. LPR), affettazione falsamente nazionalpopolare dell'indignazione (art. 5 c.p. LPR), cittadinismo isterico-compulsivo (art. 98 c.p. LPR), ... Leggi tutto
Il giorno del mio arrivo a Isernia sono riuscito a fare poco, a parte cercare di recuperare munizioni a Metro 2033. La stanchezza del viaggio offerto da Trenitalia - dopo tre giorni al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia (ringrazio ancora i rifugiati politici tunisini che mi hanno ospitato) - non mi ha permesso di andare oltre a Piazza della Repubblica, vicino al negozio di telefonia Vodafone. Qui incontro Gerri, originario di Duronia. È un brezneviano d'antan, ha figlia e moglie (che sono la stessa ... Leggi tutto
Non posso sopportare il brie. Ogni volta che lo vedo/sento/leggo in menù il mio sistema nervoso deraglia come un treno in Polonia o viene sabotato come se fosse l’aereo di Enrico Mattei, costringendomi a rantolare per terra in preda a convulsioni & terrore. Ed è tutta colpa di American Psycho di Bret Easton Ellis. Ora, non so succede anche a qualcun altro. Ma non posso fare a meno di pensare a questa scena: Più tardi, come da copione, la ragazza è legata nuda sul pavimento, con ... Leggi tutto
Una settimana fa, Tolibzhon Kurbankhanov era solo uno dei tanti immigrati tagiki venuto a cercare fortuna a Mosca. Ora è una stella dell'internet russo. La ragione del suo successo è questo fantastico video musicale (visto quasi un milione di volte), intitolato "V.V.P." - le iniziali di Vladimir Putin, nonché l'acronimo di "prodotto interno lordo" in russo. Grazie a Mirumir, La Privata Repubblica può pubblicare in esclusiva la traduzione del testo di quello che probabilmente è il più incredibile panegirico mai dedicato al premier russo. Ricordiamo tutti ... Leggi tutto
Il 27 gennaio Cajid Heartfield, un manifestante 43enne del movimento Occupy Los Angeles, si trovava in tribunale di fronte al giudice William Sterling. L’accusa: “failure to disperse” ((Art. 409 del Codice Penale della California: “Every person remaining present at the place of any riot, rout, or unlawful assembly, after the same has been lawfully warned to disperse, except public officers and persons assisting them in attempting to disperse the same, is guilty of a misdemeanor.”)), ossia mancato discioglimento di una manifestazione/assembramento in luogo pubblico. Quando ... Leggi tutto
Silencio. C'è un Vecchio (il Papa), vestito di bianco Immacolazione, rinchiuso in uno stanzino - un angusto perimetro di un potere intangibile e lontano. La scrivania sembra uscita da una costola di Kounellis. Nell'angolo a destra le fiammelle di due candele tremano flebili, adattandosi all'atmosfera angosciante, desaturata ed eliopetriana. Un LCD cinese piazzato davanti al Vecchio sparge il suo lucore in Technicolor. Le immagini trasmesse sono dei semplici riempitivi; l'audio assomiglia al rumore bianco di un elettrodomestico clandestino, una riedizione post-moderna di Radio Europa Libera. ... Leggi tutto
Vedere oggi sulle pagine di Libero il nome "Hunter S. Thompson" è stata un'esperienza elettrizzante, quasi quanto assistere all'abuso sessuale di una sosia di Barbara D'Urso (o forse era proprio lei?) da parte di un branco inferocito di cinghiali ricoperti di baveri della Lega Nord - solo che, almeno quella volta, ero riuscito a trafugare le riprese e venderle al mercato nero di Singapore. L'articolo in questione riporta una lettera di risposta scritta da un certo "Yail Bloor III, Minister of Belles-Lettre" (uno dei tanti pseudonimi ... Leggi tutto