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: Il gruppo Voina in una mail precisa che non ha nulla a che fare con l'azione: Anzitutto, non si tratta di una vera e propria azione. È un flash mob piuttosto debole. In secondo luogo, non può essere accostato ad azioni di Voina quali "Cazzo catturato dal KGB" o "Rivoluzione di palazzo". Facciamo arte massiccia e monumentale. Inoltre, è ovvio che il gruppo Voina non bacerebbe mai dei poliziotti. Preferiamo fotterli con un cazzo di 65 metri! Grazie per le notizie ... Leggi tutto
18 gennaio, San Pietroburgo. Nell'udienza per la convalida dell'arresto di Oleg Vorotnikov e Leonid Nikolayev (rispettivamente il fondatore e il presidente del colletivo d'arte russo Voina), il professore Vladimir Kostyushev - che da più di 20 anni si occupa di sociologia della protesta e teoria dei movimenti sociali - dice, riferendosi all'azione che ha portato in galera i due attivisti: Non ho alcun dubbio sul fatto che si scriveranno libri su questo tipo di arte contemporanea. Sarà una pagina gloriosa nella storia moderna della politica russa. ... Leggi tutto
Negli anni in cui Brežnev era al potere, e gli artisti erano costantemente tenuti sotto stretta sorveglianza dagli occhiuti “critici d’arte” in borghese, tra gli intellettuali sovietici dell’epoca girava spesso questa barzelletta. Lenin e il Commissario dell’Illuminamento Lunacharsky vanno ad una mostra d’arte a Mosca. Il primo dà un’occhiata ai dipinti di Malevič e si chiede: “Che cosa sono questi? Rettangoli? Triangoli? Cosa significa? Non capisco questo tipo di arte”. Lunacharsky risponde: “Ad essere onesti, Vlamimir Il’ič, non la capisco nemmeno io”. Il sottinteso ironico ... Leggi tutto
Mia madre me lo avrà ripetuto un numero tendente a ∞ di volte: “Smettila di stare appiccicato allo schermo! Che ti vengono gli occhi rossi e l’epilessia!” Io, naturalmente, non l’ho mai ascoltata e sono cresciuto (anche) a forza di videogiochi, presentandomi regolarmente a cena con gli occhi rossi e rantolando per terra con la schiuma alla bocca. Negli anni della mia adolescenza non l’ho mai sentita dire, però, “smettila di perdere le ore dentro quel museo!” Ma se mi avesse visto passare circa tre ore ... Leggi tutto
Ero circa a metà di Rue Mazarin, il cielo color fumo-di-Londra sopra Parigi leggermente temperato da un sole languido, quando inspiegabilmente mi sono tornati alla mente i regali che ho ricevuto per il mio 18esimo compleanno. Oltre alla canonica bambola gonfiabile (che purtroppo non sono mai riuscito ad utilizzare, dato che un mio amico inavvertitamente forò la tetta sinistra al momento del gonfiaggio), i miei amici di allora celebrarono la mia acquisita imputabilità penale con un rosario immerso in una coppa di particole sconsacrate comprate ... Leggi tutto