Santa Inquisizione Popolare: Riccardo Luna
La sezione giudiziaria della Santa Inquisizione Popolare contro L’Indecenza Letteraria (SIPOPIL) si è riunita in data 11/04/2012 per giudicare l’imputato LUNA Riccardo, accusato di aver maliziosamente vergato uno scritto dal titolo “Sesso, droga e armi. La faccia cattiva del web“. I capi d’imputazione sono i seguenti: Apple-frocismo (Art. 1 c.p. LPR); tecno-evangelismo (Art. 437 c.p. LPR); allarmismo peloso e ingiustificato da Repubblica.it (Art. 41-ter c.p. LPR); Wiredismo militante (Art. 33 c.p. LPR), Associazione per ingenuità di stampo startup-fondamentalista (Art. 675 c.p. LPR) e saltacarrismo internettiano (Art. 89 c.p. LPR).
L’articolo, apparso sul noto quotidiano La Repubblica (in cui l’imputato è rientrato dalla porta principale dopo le incredibili avventure editoriali de Il Romanista e, soprattutto, Ho Velleitarmente Candidato L’Internets Per La Pace Su Carta Patinata E Pantone Pretenzioso1), promette rivelazioni choccanti sul c.d. dark web, utilizzando al contempo logori ed abusatissimi rimandi a Blade Runner:
Ho visto un sito che voi umani non potete neanche immaginare. Ho visto Silk Road. Non è la nuova Via della Seta. È il più grande mercato nero del mondo. Il posto dove comprare ogni tipo di droga. E documenti falsi. E pornografia. In assoluta sicurezza. Anonimato totale. Nessuno sa chi fa cosa. Nessuno sa cosa fai. Eppure quel sito non esiste.
Ad avviso del Pubblico Ministero, è qui che si ravviserebbe il delitto di “allarmismo peloso e ingiustificato da Repubblica.it”. Questa Corte non può che essere concorde. Secondo la dottrina più autorevole, il reato si configurerebbe allorquando “un giornalista di mezza età presenti al lettore di mezza età, con toni gravemente scandalizzati di avvenuta catastrofe sociale, la moderna Corruzione Dei Valori Morali© che in astratto minaccerebbero il Magnifico E Progressista Ur-Mondo Petit Bourgeois/Scalfariano™”. Naturalmente, nella totalità dei casi il paventato scenario distopico non ha alcun fondamento nella realtà.
È totalmente sfornita di valenza fattuale l’affermazione “eppure quel sito non esiste” ed il conseguente sbrodolamento di oscuri riferimenti ad Avventurieri del Web, queste figure che per il LUNA sono una via di mezzo tra un nerd dell’Arkansas con una costellazione di brufoli scoppiati sulla schiena e il falsario romano Tony Chichiarelli:
Se digitate il suo indirizzo nella barra del vostro browser – una serie infinita di lettere e numeri senza alcun senso apparente – oppure chiedete notizie a Google o a un altro motore di ricerca, la risposta sarà sempre la stessa: quel sito non esiste. Sbagliato. Sarebbe più giusto dire: ci dispiace, non sappiamo dov’è, perché è in quella sconfinata zona oscura della rete dove arrivano solo i più esperti. I temerari. Gli amanti della libertà a costo della vita. E i contrabbandieri di ogni tipo.
Orbene, il perito d’ufficio2 è riuscito a rintracciare l’indirizzo della Suburra Digitale “Silk Road” nel tempo approssimativo di 3.67 secondi netti – e, si badi bene, senza aver mai usato un personal computer prima d’ora. Il primo risultato di Google, infatti, rimanda ad un articolo di Gawker.com datato 1 giugno 2011. Incredibile dictu, il giornale americano riporta l’indirizzo ed il modo con cui accedervi:
Getting to Silk Road is tricky. The URL seems made to be forgotten. But don’t point your browser there yet. It’s only accessible through the anonymizing network TOR, which requires a bit of technical skill to configure.
Nulla di eclatante o misterioso, dunque. Eppure il LUNA, per perseguire il suo disegno criminoso, arriva ad invocare tre capisaldi della letteratura del genere “saltacarrista internettiano”: l’immancabile amico “che frequenta un giro di hacker”, l’obbligato rimando all’esotica Primavera Araba e la seducente nozione della “rete parallela”:
È stato un amico, che frequenta un giro di hacker, a darmi la dritta giusta: “Lo sai che esiste un’altra Internet?”. Il pensiero è andato subito alle recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia e al 2009 della rivolta degli iraniani sedata nel sangue: già allora si parlava di una rete parallela dove gli attivisti potevano comunicare senza essere intercettati dalle forze di polizia. È fondamentale, questa Internet parallela, perché essere individuati vuol dire essere torturati e uccisi.
Ma, avverte “l’amico” del LUNA, qui non ci troviamo di fronte alla nobile “altra Internet” che notoriamente ha rovesciato Gheddafi & Compagnia Bella di Tiranni Sanguinari foraggiati per decenni dall’Occidente:
[A parlare è l’amico hacker del LUNA, nda] “No, non parlo di quelle cose lì. Parlo del paradiso del commercio di droga. Di tutte le droghe che esistono. E della pornografia infantile, purtroppo. Roba forte, immagini terribili di bambini, meglio se non le vedi. Fidati di me. Ma se proprio vuoi andarci, almeno apriti una e-mail finta e ti spiego come fare”.
Il LUNA, a quanto si legge nel corpo del reato, è assolutamente sconvolto. Lui, infatti, non ha mai sentito parlare di un Internet in cui ci sono tonnellate di pornografia. Non lo riesce a concepire. Ad ogni modo, coraggiosamente addentratosi nella giungla vietnamita di “Silk Road”, il LUNA è fortemente turbato da quanto scorge sul monitor del suo Mac. Droga. Pedofilia. Libri per rimorchiare. Antenne Yagi “per la ricezione di trasmissioni a banda larga”. Mdma. La laurea in astrofisica di Renzo Bossi. Un autentico teatro dell’orrore, una discesa vorticosa nei meandri del dark web, dove il LUNA può quasi toccare con il mouse la morte della sua idea di Rete – quella Rete che può sconfiggere la junta birmana con qualche tweet ben assestato e portare la disoccupazione al 2%. Il grido di allarme è lancinante, uno squarcio nelle tenebre:
“Il lato oscuro di Internet è non averlo”, disse una volta Nicholas Negroponte, il guru della cultura digitale. Aveva ragione. Ma solo perché non aveva ancora visto the dark web. Sotto la superficie di miliardi di siti che possiamo navigare, ce ne sono molti di più dove nessuno sa cosa accade.
È proprio in questo passaggio che, ad avviso di questa Corte, è ravvisabile la fattispecie del c.d. “Wiredismo militante”. Secondo gli orientamenti più consolidati della giurisprudenza, questa specie di culto impone ai suoi adepti un’unica, monolitica concezione del web. Ovvero, una sconfinata prateria Apple solcata da arcobaleni in cui gli unicorni dell’Attivismo Digitale e della Wiki-Conoscenza scorazzano bradi e placidi scuotendo la loro criniera imbrillantinata di Polvere di Idee per Startup. Un mondo in cui i Fortunadraghi de La Storia Infinita volteggiano leggiadri nel cielo, ispirando i tecno-evangelisti a progettare formidabili applicazioni per smartphone che creano occupazione, ricchezza, gentrificazione a Berlino ed erodono gioiosamente libertà civili conquistate in secoli di civiltà giuridica e spargimenti di sangue.
Considerata in fatto e in diritto la disamina svolta finora, la colpevolezza dell’imputato e la sua elevata pericolosità giornalistica emergono in maniera assolutamente pacifica.
P.Q.M.
Il SIPOPIL dichiara l’imputato LUNA Riccardo colpevole dei reati lui ascritti e determina la pena in: anni TRENTA di lettura coatta e reiterata di “The Net Delusion” di Evgeny Morozov con conseguente trascrizione/apposizione su carne viva (da effettuarsi con biro arroventata) dell’intero contenuto del saggio; anni DODICI di reclusione all’interno della STANFORD University ed iscrizione esclusiva ed obbligatoria al Program on Liberation Technology; ed infine anni QUATTRO di esilio forzato in Pakistan allo scopo di seguire il campionato di cricket autoctono.
Il SIPOPIL determina altresì come pena accessoria per il LUNA Riccardo la costituzione forzosa di un’application per iPad/iPhone che permetta all’acquirente di lanciare i famigerati Bonsai Kitten dai cavalcavia dell’autostrada A1 (preferibilmente all’altezza tra Cassino e San Vittore del Lazio).
(“Santa Inquisizione Popolare” è la sezione de La Privata Repubblica che si occupa di portare giustizia nel mondo delle Lettere e della Satira assicurando alla sbarra i colpevoli dei più odiosi crimini giornalistico-letterari.)
Condividi
Drop the Hate / Commenti (36)
#2
lemontree75
Beh, ha fatto un series A round dove il venture capitalist era lo stato che gli ha dato un seed di 2M€ :)
#3
riccardo luna
No, Morozov no, vi prego! Potete commutare la pena a studiare per un mese tutte le applicazioni positive di TOR a cui faccio riferimento nell’articolo (lo faccio, se leggete meglio ve ne accorgete), per dedicargli almeno lo stesso spazio in un prossimo intervento?
nota: mai preso un euro di finanziamento pubblico ai quotidiani. Mai
#4
Richard Moon
Riccardo spero tu non sia lo stesso Riccardo Luna di Wired, quella rivista che si occupa di Internet ed è molto aggiornata sugli attuali trend.
mi puoi dire cosa si prova a scoprire Silk Road nel 2012?
a quando un articolo su OnionIB?
#5
TED©
Ciao Riccardo! Ti seguo da molto tempo, eri il mio direttore preferito di Wired!!1 Peccato che alla fine non hai vinto il nobel per la pace, magari il prossimo anno!!!11!
Ti volevo consigliare un sito NUOVISSSIMO: http://tube8.com
Tanta pornografia, assoluta sicurezza, anonimato con chrome, no perditempo, chiamare ore pasti
Un saluto da Noi Umani Che Non Possiamo Neanche Immaginare
#6
#7
Santiago (@anonimoconiglio)
Nicholas Negroponte, il guru della cultura digitale.
Cara Giuria, faccio uso improprio di internet sin da quanto abitavo nei meandri di zona sud a BS AS, Argentina e mi creda, non ho mai sentito parlare di un Nicholas Negroponte. L’imputato spara a vanvera. A forza di parlare del futuro del web è rimasto incastrato nella sua pseudo-utopia Wirediana e con essa inquina le giovani menti di questo paese, attraverso l’insulsa comunicazione mediatica. Fermatemi, sto iniziando a sparare stronzate a mia volta.
Volevo solo dirvi, caro santo Inquisitore. Grazie. Senza di lei, e senza il PM Jumpinshark, in questo mare mi sarei sentito solo soletto.
VVB.
Santiago
Alias Anonimoconiglio.
#8
gio
ma quello del commento #3 è luna davvero? quello vero? diretto diretto dal paradiso degli startupper? incredibbole
#10
Pippo Franco
Stranamente, certe frasi dell’articolo su Repubblica sono la diretta traduzione di http://www.independent.ie/opinion/comment/wayne-doyle-welcome-to-the-deep-web-a-world-of-gunrunning-sex-trafficking-and-assassins-for-hire-3047794.html – uscito almeno tipo una settimana prima…
#11
gio
no, non ha capito un cazzo https://twitter.com/#!/riccardowired/status/190141347049652224
#12
#16
nemecek
dopo Toniutty, questo peto giornalistico di Luna. Ora manca solo un articolo di Red Ronnie sulla PIRATERIA DIGITALEH (napster) e siamo appst
#17
Occupy Wired
Stiamo tutti a guardare il dito e non la Luna,
secondo me c’è da imputare il fattaccio anche all’editore:
Repubblica ha esaurito le 10 domande,
le zozze di Berlusconi sono in fuga all’estero insieme ai cervelli italiani,
l’unica cosa che gli resta sono gli apocalittici scenari della rete,
facciamocene una ragione!
#18
la quarta colonna
Il problema è quando il dito è inserito bene dentro Luna.
OccupyRepubblica
#19
carlo castagno
AHAH IL GIOCO DI PAROLE DITO/LUNA LOLOL CHE DIVERTENTI
ma andate a fare in culo
#20
Occupy Wired
#19 hai ragione!
Mi son fatta prendere dallo Spinozanismo dilagante.
#22
Occupy Wired
Il “fattA prendere” del mio commento ti dovrebbe suggerire che sono donna.
Facciamo che sian pari e anche parimenti coglioni
sennò i coglioni mi vengono anche se non ce l’ ho…suvvia!
#24
moot
se sei donna posta foto delle tue tette con timestamp o vattene fuori dai coglioni
#26
oltre_la_mente
Praticamente il pollo cadendo dalle nuvole ha scoperto adesso che ce un’internet parallela dove uno ci trova fuoco e zolfo che piovono dal cielo, satanisti, spacciatori, armatori, trick track e cazzate varie. Cmq è interessante la parte che parla di noi comuni mortali che non possiamo accederci normalmente. Parallelamente a questo è bello anche notare le chilometriche guide che si trovano su internet aventi l’obiettivo di spiegare come si accede a questa parte del web mostruosa e perversa. Guide per lo piu incomprensibili. E allora ho deciso di fare di saccoccia mia. Volete arrivare alle porte dell’inferno (AAARGGGGHH!!!)? 2 righe:
scaricate privoxy, installatelo e aggiungete nel file di configurazione principale questa riga:
forward-socks4a / localhost:9050 . (occhio al puntino finale)
scaricate tor browser e installatelo
Avviate tor browser. fine. Siete alle porte dell’inferno (brrrr, paura) partendo da qui:
http://ciz4t2plqme3e73a.onion/TheHiddenWiki/kpvz7ki2v5agwt35.onion/wiki/index.php/Main_Page.html
C’era bisogno di scrivere tonnellate di cazzate su internet per spiegare questa stronzata? E poi.. quella che questo pseudo-giornalista chiama web perverso deviato e mostruoso altro non è che una rete nata con scopi libertini e anarchici con l’obbiettivo principale della tutela della privacy, è normale che come in tutte le cose c’è il bene e il male. :)
#28
Silk Road - Il Web Invisibile - Il Forum ufficiale di Multiplayer.it, con discussioni, sondaggi e le ultime informazioni
[…] Santa Inquisizione Popolare: Riccardo Luna | La Privata Repubblica […]
#29
sara m.
Fantastico: il Corriere scopiazza alla grande e rilancia le baggianate di Luna. Anche qua l’hacker che introduce all’inferno la nostra giornalista installando il programma misterioso per navigare anonimamente (ooooh), anche qua la rete parallela e cattiva (ooooooooohhhh) e tutta l’allegra fiera di deliri.
Imperdibile!!
#30
Riccardo Luna e Roberto Giacobbo fratelli massoni?
Per non dimenticare.. Ricordo a tutti queste due opere a quattro mani di Riccardo luna e Roberto Giacobbo:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_segreto_di_cheope.php
http://www.bol.it/libri/Chi-ha-veramente-costruito/Roberto-Giacobbo-Riccardo-Luna/ea978887226644/
Che questo duo di cazzari e paraculi di professione occupi posti di rilievo nel sistema dei mass media del nostro paese da operetta non credo sorprenda nessuno perchè ne abbiam già viste di tutti i colori. Vorrei però saperne di più per capire se, la butto lì, questi due mentecatti pseudo-illuminati seticenti depositari di segreti millenari ed architetti visionari del futuro che verrà incassino credito ed allori perchè partecipano ai lavori della grande opera nella nostra massoneria alla matriciana. A chi capita di interagire con loro di persona o su internet/twitter, potete chiederglielo e studiarne le reazioni? Discuss!
#31
giornalisti confusi parlano di anonimato: migliaia di vittime negli uffici. | delirandom
[…] Prendere sul serio l’ignornza, si dice, non dovrebbe esser mai fatto. Temo che l’indignazione sollevata da questa uscita abbia dato fin troppo visibilità a quella che si meritasse il mediocre articolo. La risposta al momento piu’ sensata è quella satirica, che arriva repentina da La Privata Repubblica: Santa Inquisizione Popolare contro L’Indecenza Letteraria. […]
#32
Santiago (@anonimoconiglio)
Domando umilmente scusa,
vorrei sottoporre a voi, comitato della SIPOPIL, un approfondimento dei capi d’accusa riguardanti il wiredismo-militante e l’Associazione per ingenuità di stampo startup-fondamentalista.
Come umile servitore e wanna-be-inquisitor della vostra egregia istituzione, scrissi un trattato sotto sembianze di storytelling riguardanti faccende a cui il nostro Riccardo “net-sailor” Moon venne coinvolto in passato. Se potreste darle un’occhiata potrebbe interessarvi.
http://anonimoconiglio.blogspot.it/2012/04/volevo-fare-la-startup-la-maledizione.html
allorché non lo consideriate spam, mi avvalgo della facoltà di dichiarare che la mia è una libera azione con le migliori intenzioni, tutto sia per combattere il cyber-utopismo militante che dilaga atteggiandosi protagonista e contrasta la nostra causa e quella dell’esimio Morozov.
Porgo i miei saluti.
Santiago.
#33
L’internette dei giornalisti, l’oscuro Deep Web « Mazzetta
[…] subito seguito da uno simile “a cura di” Anna Masera per La Stampa, aveva scatenato grandi risate e critiche feroci quanto meritate. Incurante di tutto il bailamme, il Corriere della Sera ha poi pubblicato il 20 di […]
#34
A chi fa paura il bitcoin? | I Siciliani giovani
[…] http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10293&ID_sezione=38 http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/11/news/sesso_droga_e_armi_la_faccia_cattiva_del_web-33089682/ http://www.corriere.it/inchieste/droga-armi-minori-killer-viaggio-deep-web-zona-web-senza-regole-morale-dove-tutto-possibile/44ed8fce-8935-11e1-a8e9-f84c50c7f614.shtml http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/26/news/bitcoin_la_moneta_digitale-33184225/ http://gawker.com/5805928/the-underground-website-where-you-can-buy-any-drug-imaginable http://www.reuters.com/article/2011/06/08/us-financial-bitcoins-idUSTRE7573T320110608 https://en.bitcoin.it/wiki/Anonymity https://bitcointalk.org/index.php?topic=241.0 http://en.wikipedia.org/wiki/Bitcoin#Transactions http://bitcoincharts.com/charts/mtgoxUSD#rg360ztgSzm1g10zm2g25zv http://www.reuters.com/article/2011/06/08/us-financial-bitcoins-idUSTRE7573T320110608 http://www.forbes.com/sites/jonmatonis/2012/04/26/be-your-own-bank-bitcoin-wallet-for-apple/ http://www.laprivatarepubblica.com/santa-inquisizione-popolare-riccardo-luna/ […]
#35
#36
Saaaaraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
E DIO PORCOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
SILK ROAD è FANTASTICO!!!!!!!!!! W LE CANNEEEEEEEEEE
#1
autechre
come se non bastasse luna è uno che ha fatto i soldi coi finanziamenti pubblici ai quotidiani politici… il suo era “il romanista”
ripeto: “IL ROMANISTA”. Il tipo e i suoi accoliti hanno intascato un paio di milioni di euro DI FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GIORNALI DI PARTITO con un giornale dedicato ai tifosi della roma.