Dipartimento / Riot Nerd
Alla fine del 2013 il giornalista inglese Paul Mason si chiedeva: «Dove inizierà la prossima rivolta?». L’inizio del 2014, almeno in Europa, ha visto la definitiva esplosione dell’Ucraina ed il proseguimento delle proteste in Bulgaria, che ormai hanno superato i 230 giorni consecutivi. A questi due stati dell’Europa dell’Est si è aggiunto un paese balcanico che si riteneva quasi del tutto pacificato: la Bosnia-Erzegovina. Il 5 febbraio 2014 a Tuzla (città di 120mila abitanti) migliaia di persone – in prevalenza lavoratori e studenti – scendono in ... Leggi tutto
Il sole splende sul viale ordinato, pulito e alberato. Gli autobus nuovi di zecca e le macchine scorrono placidamente nelle due corsie prive di buche. I ciclisti pedalano al sicuro in mezzo alla pista ciclabile, mentre i pedoni passeggiano tranquilli sugli ampi marciapiedi. Un perfetto jingle da centro commerciale accompagna il tutto. Questo ritratto idilliaco di come dovrebbe essere una moderna città europea è lo spot realizzato del comune di Burgos, città di 180mila abitanti nel nord della Spagna, per pubblicizzare il progetto del nuovo ... Leggi tutto
(Immagine via Flickr) 8 gennaio 2014: il grande giorno. La Grecia assume ufficialmente la Presidenza di turno dell’Unione Europea e celebra l’evento ad Atene in pompa magna. Il Ministro delle Finanze Yannis Stournaras evidenzia con grande enfasi i «nascenti segni di ripresa economica» e dichiara che la crescita – dopo sei anni di recessione durissima – è ormai alle porte, nonostante il tasso di disoccupazione sia oltre il 27%. «Dopo enormi sacrifici, la Grecia è in grado di dire che la crisi è quasi alle spalle», ... Leggi tutto
Di Anna Feigenbaum, pubblicato su openDemocracy (traduzione mia) Il lacrimogeno si è evoluto da arma chimica di guerra a «legittima» tecnologia di controllo della protesta. E mentre le vittime vengono continuamente addebitate agli “abusi” dello strumento da parte di polizia e forze di sicurezza, la storia dimostra come i lacrimogeni siano un’arma estremamente pericolosa – un’arma legata da molto tempo alle logiche comunicative di governi e aziende. + + + Nell’agosto del 2012, diciotto mesi dopo l’inizio delle proteste nel Bahrain, l’associazione Physicians for Human Rights ha pubblicato ... Leggi tutto
Prima ancora che un romanzo su celerini e ultras, A viso coperto (Einaudi Stile Libero) di Riccardo Gazzaniga, sovrintendente di PS di Genova, è una perfetta operazione di marketing editoriale. Gli ingredienti ci sono davvero tutti. C’è il poliziotto buono con gli orecchini – «una volta entrato in Polizia mi è venuto questo desiderio di rappresentare un po’ una traccia di diversità, come se la mia parte artistica chiedesse spazio», ha detto alla Bignardi – che naturalmente «sa che cosa significa trovarsi in mezzo ai ... Leggi tutto
Un Pomeriggio Visto Attraverso Il Prisma Di Un Blindato In Fiamme A Piazza San Giovanni piovono sampietrini e bombe carta, i tonfi delle spranghe si mischiano alle urla e l’odore aspro dell’immondizia rovesciata controbilancia quello della plastica che brucia. Non si riesce a vedere nulla, una coltre di fumo e lacrimogeni separa i due schieramenti. Le gittate delle pietre diventano sempre più lunghe. Dentro un’auto ormai distrutta un poliziotto è sdraiato e si tocca il ginocchio. Grida dal dolore, non riesce a muoverlo. Intorno i fotografi ... Leggi tutto
Leggendo l'Amaca di Michele Serra del 1 dicembre ho attraversato velocemente le cinque fasi dell'elaborazione del lutto di Elisabeth Kübler-Ross: negazione; rabbia; contrattazione o patteggiamento; depressione; e infine accettazione. Vale la pena riportare il pezzo per intero. Nelle drammatiche pieghe della vicenda Ilva, mi ha colpito come un nefasto presagio il dettaglio colto da Corrado Zunino nella sua cronaca romana di ieri. Descrivendo gli operai dell’Ilva di Cornigliano davanti al Parlamento, Zunino attribuisce a molti di loro “una gestualità da ultras di gradinata”. Confermata dalle sciarpe ... Leggi tutto
Sono più o meno le stesse immagini, e ci seguono ovunque - in televisione, online, in stazione, sul treno, in aereo, mentre siamo appollaiati sulla tazza del cesso. È un torrente di teste sfondate dai manganelli, lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo, maschere antigas, molotov, brutalità della polizia, sassaiole, camionette incendiate, volute di fumo sprigionate da banche e fast-food in fiamme, Parlamenti assediati. È un fiume di austerità, miseria, sopraffazione, macelleria sociale e disperazione. Ed è bellissimo. Da un paio d'anni, infatti, passo le mie notti a ... Leggi tutto