L’Uomo Prepuzio Non Salverà Il Mondo

Pubblicato da Blicero il 21.09.2011

La partita è Manchester City vs. Tottenham. Si gioca a Manchester, nei primi anni ’80. Ad un certo punto un coro si leva dagli spalti dei padroni di casa:

We’ll be running around Tottenham with our pricks
hanging out tonight,
We’ll be running around Tottenham with our pricks
hanging out tonight,
Singing I’ve got a foreskin, I’ve got a foreskin, I’ve
got a foreskin, and you ain’t
We’ve got foreskins, we’ve got foreskins, you ain’t

Invece di incassare passivamente il colpo, i tifosi ebrei del Tottenham rispondono alla provocazione abbassando i pantaloni all’unisono e sventolando orgogliosi i loro falli circoncisi. L’ingegnosa ironia zittisce i rivali del Man City. L’argomento: chiuso. Ma se succedesse una cosa del genere al giorno d’oggi andrebbe in maniera diversa, poiché un Übermensch ariano dalla criniera bionda (dotato di costume attillato e svolazzante mantello d’oro) piomberebbe sulla curva per sbarazzarsi di tutti gli ultrà ed ottenere i nomi dei medici che hanno praticato la circoncisione.

Il suo nome è Foreskin Man, ovvero l’Uomo Prepuzio, un personaggio di un fumetto creato da un certo Matthew Hess. Come ogni superoe che si rispetti, anch’egli possiede una doppia identità. Nella realtà quotidiana è Miles Hastwick, un ex scienziato pizzetto-dotato simile a Brad Pitt dopo una Dresda di steroidi che ora dirige il “Museo dell’Integrità Genitale” a San Diego. Ma non appena un bambino qualsiasi è minacciato dai bisturi di chirurghi assetati di prepuzi, dai nasi adunchi/barbe lunghe di gangster mohel e da selvaggi riti tribali africani, Miles rimuove il falso pizzetto, va nella prepuzio-caverna, dismette gli abiti civili e diventa il “supereroe intattivista che salva bambini innocenti dalle grinfie dei più intelligenti e pericolosi circoncisori del mondo”.

Il primo numero si apre con l’esposizione inaugurale del museo nella villa del protagonista – un terribile incrocio tra una puntata di Orange County (con tanto di poppute riccastre presumibilmente imbottite di Lexotan) e il set di una parodia porno di The Dark Knight. Il nostro eroe è preoccupato: “La lobby pro-circoncisione diventa di giorno in giorno sempre più forte. Hanno tutti i dottori e gli avvocati che contano”. Ed infatti le inquientanti forze anti-pelle-del-glande tramano nell’ospedale di San Diego, incarnate nel dott. Edric Griswold. Quest’ultimo, non appena vede il figlio piccolo di una milf rossa, si trasforma in una specie di Borghezio con la faccia che potrebbe avere Rumsfeld dopo tre anni a Guantanamo. Ma ecco che un’infermiera modello Bangbros.com chiama il nostro prode Uomo Prepuzio, che in qualche secondo spicca il volo dalla sua finestra, raggiunge la stanza d’ospedale dove si sta compiendo lo scempio e stende a pugni l’orrido dott. Mutilator, risparmiando al piccolo gli orrori della circoncisione. La prima missione è compiuta; il mondo è un posto migliore.

Nel secondo episodio, invece, Foreskin Man si deve confrontare con il temibile Monster Mohel, un macellaio del prepuzio che sembra essere stato disegnato ricalcando la locandina di Der ewige Jude, un film propagandistico del 1940 fortemente voluto da Goebbels. Nelle tavole iniziali tutto sembra andare liscio: l’ambientazione è un’isola al largo di San Diego, la gente è quella giusta (nerboruti lobbisti con drink in mano e un nutrito plotone di troie siliconate), le case non contemplano un’estensione inferiore ai 25.000 mq e una coppia di genitori (lui yuppie, lei comparsa di American Psycho 2) ha felicemente deciso che il glande del loro neonato Glick non sarà sottoposto alle interperie dei pannoloni e delle mutandine di cotone. Ma Monster Mohel, segretamente ingaggiato dall’infido yuppie, irrompe nella magione con due fidate bodyguards sioniste armate fino ai peot, ruba il bambino alla madre e lo stende su un tavolo da biliardo, pronto ad iniziare il suo sanguinario Brit milà. Se non fosse per il provvidenziale intervento dell’Uomo Prepuzio, che grazie all’ausilio di palle di biliardo (ah, il simbolismo!) sconfigge l’assatanato giudeo. Il povero Glick è salvo, anche se alla fine del numero viene consegnato da Foreskin Man (su mandato della madre) ad un gruppo di intattivisti hippie su una spiaggia.

Il terzo e finora ultimo numero si svolge a Nairobi –  o meglio, nell’idea dell’Africa che può avere un colonizzatore dell’800. Solite cose: selvaggi rituali voodoo, villaggi di capanne, civiltà ferma a qualche secolo fa e soprattutto bande di neri infidi e pericolosi. Nell’arco di tre pagine Miles Hastwick (mandato lì su commissione da una foraggiatissima figa di nome Ahera) cade infatti vittima di un agguato. Quando l’Uomo Prepuzio sembra incredibilmente sul punto di capitolare ecco che in suo soccorso giunge una nube/scarica viola lanciata da Vulva Girl, una specie di Tyra Moore vestita di viola che come compito non ha quello di stritolare verghe (circoncise?) con il suo rigoglioso tettame ma quello, ben più nobile, di salvare le bambine dei villaggi dall’infibulazione1.

Non sorprendentemente, le critiche piovute sul fumetto hanno oscillato tra “Antisemitismo” e “Cosa Si È Provato Ad Affogare Nel Sangue La Ribellione Del Ghetto Di Varsavia?”2 – senza peraltro scoraggiare minimamente l’autore, che anzi considera il suo attivismo pro-prepuzio come una battaglia per i diritti umani. Hess, che ha detto di non essere né antisemita né tantomeno nazista, è a capo di un’associazione chiamata MGM Bill che ha come scopo principale quello di far passare una legge che criminalizzi la circoncisione. È addirittura riuscito a raccogliere le settemila firme necessarie per proporre un referendum nella città di San Francisco. Purtroppo per lui, però, a luglio è arrivato il niet della magistratura: la legge statale, infatti, proibisce espressamente alle giurisdizioni locali di regolare questioni di sanità privata.

Nel mondo dei fumetti, intanto, l’Uomo Prepuzio non se la passa troppo bene. Non appena saputo dell’esistenza di questo supereroe, il difensor fidei ultrasionista Captain Israel3 ha deciso di incontrarlo per impartirgli una lectio magistralis sull’antica pratica della circoncisione. A modo suo: prima l’ha pestato a sangue, poi l’ha redarguito per la sgradevole rappresentazione grafica dei mohel ed infine l’ha definito “un cugino del Ku Klux Klan in costume da supereroe”.

Per ora, sventolare un uccello circonciso in curva è ancora possibile.

  1. N.B.: alla fine del numero 3 l’Uomo Prepuzione e Vulva Girl non trombano. []
  2. Pare che nessun protesta si sia levata dal Kenya, nonostante i kenioti siano raffigurati come delle bestie semi-nude con gli occhi rivoltati all’indietro che non fanno altro che mutilare, tramite coltellacci a prima vista poco igienici, apparati genitali di innocenti creature. []
  3. Un altro supereroe di segno decisamente opposto creato da Arlen Schumer. Per bellicosi approfondimenti puntare i propri browser su questo link. []

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