L’Uomo Che Rendeva Fertili Gli Sterili
“Noi Italiani ringraziamo Iddio che ci ha dato il Duce come guida in uno dei momenti più carichi di destino della nostra storia. Lui c’era quando la strage e la rovina di una guerra civile stavano per abbattersi su di noi che disputavamo il poco pane e il poco companatico che la nostra terra ci poteva dare.
Lui ci portò la giustizia, la pace, il lavoro. Poi ci donò la coscienza della nostra forza e il coraggio di osare. Ha bonificato le paludi, ha risolto il conflitto religioso, ha portato a termine una rivoluzione, meglio, una missione sociale.
Il frumento è nato dagli acquitrini, i monti desolati si sono coperti di verde, le famiglie sterili hanno riavuto la gioia dei bambini.
Ci ha portato in Africa, non a sfruttarne altri popoli, ma a lavorarne la terra e le miniere, a liberarne gli schiavi, a costruire strade, scuole, ospedali. Oggi, attraverso i marosi della più furibonda e sanguinosa tempesta – che Lui, fino all’ultimo, volle scongiurare, – conduce la nave della nostra Patria verso il porto sereno di una pace vittoriosa e giusta.
Ha sempre pagato di persona: ha donato all’Italia la Sua libertà, il suo sangue, il Suo figlio, tutta la Sua esistenza.
La Sua figura ha raggiunto quella dei più alti eroi dell’umanità, le Sue opere supereranno i secoli, il Suo ricordo passerà i millenni: tuttavia Egli è rimasto profondamente, naturalmente umano: il Suo cuore vibra di dolore e di gioia per la gioia e il dolore di chi gli è vicino: Egli sorride, Egli si commuove: per questo, tutti, uomini donne e fanciulli, gli vogliono bene, gli vogliono quel bene che è il più sacro e raro e prezioso dei sentimenti umani.”
(Testo tratto dal volume fotografico “Duce e popolo”, Il Rubicone, Anno X, N. 4-12, Marzo 1942, XX)
Ringraziamo Iddio che alle soglie del 2010 l’Italia si è affrancata da queste forme di propaganda1.
- Già. [↩]
#1
ivo
‘affrancata’ – tipo francobollo appiccicato, I suppose… difficile da staccare, soprattutto se non conosci il modo giusto…