La Fila
– Oh, devo andare al cesso…
– Auguri.
– Ci vediamo dopo, ok?
– See, stai fresco.
– Ohi.
– Dimmi.
– Leggi qui.
– L’esercito?
– Sì.
– Che fa?
– Niente, dice che hanno l’ordine di sparare sulla fila.
– Ma come, Cristo santo? Sono pazzi?
– Dicono più avanti che la banca ha finito i soldi e la folla sta assaltando gli uffici…
– Ma chi è il demente sanguinario che li manda?
– Pare il Presidente della Repubblica in persona.
– Ma è vero? Sicuro?
– Non so, è una voce che gira…
– Oh, ma hai sentito?
– Cosa?
– Quelli lì in fondo dicono che c’è stato un golpe…
– Ma quando?
– Boh, poco fa…Sta arrivando l’esercito…
– Io non ci credo. Dai, fino a questo punto siamo arrivati?
– Ti ricordi qualche anno fa?
– Cosa c’entra?
– Tu rispondimi.
– E cosa dovrei ricordare? Eppoi, quanti anni fa?
– Ti ricordi di quando eravamo nella redazione del giornale?
– Certo. Pezzi a strafottere, tutti senza alcuna verifica…Il mercato della santa indignazione…Io ficcavo “opalescente” in ogni articolo e schizzavo metafore come neanche un ciclo ininterrotto di diarrea…
– E ti ricordi quando ci dicevamo che sarebbe andato tutto bene? Quando scherzavamo e facevamo le nostre battutine del cazzo…e gli inserti di satira contro…e i titolini del cazzo…e la fine di B…e le giornate a pigliare per il culo Minzolini e ad ignorare i dispacci dall’inferno…
– Be’, ci siamo divertiti, in fondo.
– Infatti.
– Meravigliosamente irresponsabili.
– Ahah, sì.
– E quindi, cosa volevi dirmi?
– E che cazzo ne so.
– …
– Coglione.
– Oh, guarda quello…
– VE LO DICEVO, IO.
– Chi è che urla così, porca troia? Non dormo da 72 ore…
– SIGNORAGGIO, BIOWASHBALL, CREDITO, DEBITO, CRAXI, CINQUE STELLE.
– No, ci mancava pure questo…ma cazzo…
– Ma non ha nulla da fare?
– Poveraccio, dai, ha perso tutto…non ha più il vitalizio da parlamentare…
– POLITICI, NOSTRI DIPENDENTI, PARLAMENTO PULITO, ISLANDA, MEETUP.
– Mhhhhhhh…
– Ma qualcuno non può mettergli le mani addosso?
– NO TAV, NO LOGO, NO E BASTA, VAFFANCULO.
– Ma urla sempre così?
– Anche peggio, signora mia, anche peggio…
– Dai, fatelo smettere…
– Vi prego…
– Agente, non può dargli una botta in testa e riportarlo nel parchetto qui a fianco?
– Zitto.
– Ok, scusi…che modi, però…
– I PARTITI SONO MORTI, PSICONANO, AVETE VISTO LO PSICONANO COSA HA FATTO? VE LO DICEVO IO.
– Madonna…
– Vi giuro che tra un po’ gli rovescio addosso la tanica…
– Vai, ti prego…
– Ma che ci fa con una tanica, lei?
– Una promessa con mia moglie.
– Una promessa?
– Sì. Se entro cinque giorni non riesco a ritirare i soldi, mi brucio vivo davanti alla banca.
– Capito.
– Minchia.
– Che coraggio…
– Tu ce la faresti, tesoro? Lo faresti per me?
– Ma sei scema?
– Daiii, bruciati per me!
– Ma ti ha dato di volta il cervello?
– Scherzo…
– Bello scherzo…
– Non hai senso dell’umorismo, tu.
– Ma ti pare che c’ho voglia di ridere? Ma ti sei vista in giro?
– Eddai…Non è mica la fine del mondo…
– …
– IL GOBBO, LA P2, LA P3, IL PSI, LE TANGENTI, TANGENTOPOLI, ENERGIE RINNOVABILI, TRASPARENZA, BLOG, INTERNET, ENERGIA SOLARE, CASALEGGIO.
– Questo è sciroccato forte, cazzarola…
– Basta!
– Fate qualcosa! Fate presto!
– Non se ne può più!
– Ah, è caduto per terra!
– Oh, sta rotolando!
– Sarà fuori come un balcone, figurati…
– …
– Ha visto?
– No.
– Cioè, ha sentito?
– Cosa?
– Il governo Andreotti IX è stato deposto dai militari…
– Cazzo dici?
– Le giuro…L’ho sentito dire nella fila…Sembravano terrorizzati…
– Maddai…E ora?
– E che ne so…Mi può passare la birra?
– È calda come il piscio…
– Non importa, sempre meglio di niente…
– Già, sempre meglio di niente.
– Guardi…
– Che?
– Gli elicotteri! Si stanno calando i soldati…
– Che è quel fumo che viene dalla banca?
– Boh…
– Mi passi la birraccia?
– Tenga.
– Dio, che merda che è sta birra…
– Oddio, stanno sparando!
– Ma figurati, sarai sbronzo. ‘Ste cose le senti nella tua testa, Commercialista…
– Ma Dottore, non sente, cazzo! Stanno sparando!
– Non dire le parolacce, ché c’ho fastidio a sentirle.
– Scusi.
– Certo che quel fumaccio è sempre più denso, vero?
– Può dirlo forte.
– Ma sei sicuro che stiano sparando sulla folla?
– Dottore, cento per cento! È una carneficina!
– Bah, a me non pare…Ohi, passami la birra di nuovo…
– Tenga.
– Grazie…Dio, fa sempre più schifo fa sta roba…
– Dottore, come pensa che andrà a finire?
– Cosa? Non vedi che è già tutto finito?
– E cosa ne sarà di noi?
– Boh. A noi andrà bene.
– Già…Ormai…
– Noi siamo i buoni.
– E perché?
– Mi viene da vomitare, cazzo…
– Ohi, ragazzi.
– Guarda te, il Professore…Com’è?
– Sono stato il fila fino ad adesso…Un delirio…
– Ma che, hanno sparato i soldati allora?
– Ma di che vai cianciando? Quali soldati?
– Ho sentito degli spari…Dicono che ci sia stato un golpe…
– Ma cosa diavolo vi siete scolati? Perché il Dottore è chinato su quel tombino?
– Eh, si sente male…
– Macché soldati, comunque. È sempre la solita solfa. La Fila è infinita, cresce sempre di più, ora per ora, minuto per minuto…
– Fin dove è arrivata?
– Ormai ho perso il conto dei chilometri…
– Puah! Che sboccata terribile, Cristo…
– Sta meglio, Dottore?
– No, per il cazzo…
– Si distenda, lei ha bisogno di dormire…
– Questo Paese l’abbiamo fottuto noi, te ne rendi conto? L’abbiamo fottuto con le nostre mani e ci siamo svuotati sopra la sua carcassa fiammeggiante…credevamo di spegnere l’incendio, e invece l’abbiamo alimentato sempre di più, fin quando non ci è sfuggito una volta per tutte…
– Su, shhh, dorma…
– Abbiamo tolto il futuro ai nostri figli, porca puttana…Te ne rendi conto? I nostri bambini…
– Dorma, dorma.
– Non ce lo perdoneranno mai…
– …
– Dorme?
– Dormo, dormo…
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