Dipartimento / Kulturkampf
Nel 2003 Jean Claude Van Damme si rende conto di una cosa molto semplice: gli anni '90 sono finiti da un pezzo. Il suo momento artistico è difficile e sembra che tutti, a partire dalla grande industria, stiano cominciando a dimenticarsi di lui. Anche il suo genere, l'Action, vive sospeso tra lo stallo post-sbornia ed il rigurgito di disprezzo della Critica Che Conta (CCC). Ma c'è ancora qualcuno che si ricorda bene di lui. È Ringo Lam, regista di thriller d'azione di Hong Kong con cui ... Leggi tutto
Nelle elezioni presidenziali statunitensi del 1972, George McGovern per un attimo sembrava in grado di sconfiggere Nixon. Underdog che aveva vinto le primarie del Partito Democratico contro tutti i pronostici, uomo onesto al di sopra delle lotte di partito che parlava di diritti civili e di ritiro totale dal Vietnam, McGovern era una sorta di incarnazione del buon senso, totalmente contrapposto alla Paranoia Cronica nixoniana. Il ticket elettorale tuttavia deragliò rovinosamente a causa di alcune cartelle cliniche filtrate sulla stampa (e tenute nascoste fino ad ... Leggi tutto
La partita è Manchester City vs. Tottenham. Si gioca a Manchester, nei primi anni '80. Ad un certo punto un coro si leva dagli spalti dei padroni di casa: We’ll be running around Tottenham with our pricks hanging out tonight, We’ll be running around Tottenham with our pricks hanging out tonight, Singing I’ve got a foreskin, I’ve got a foreskin, I’ve got a foreskin, and you ain’t We’ve got foreskins, we’ve got foreskins, you ain’t Invece di incassare passivamente il colpo, i tifosi ebrei del Tottenham rispondono alla provocazione abbassando i pantaloni all'unisono ... Leggi tutto
Disclaimer: personalmente credo che Romanzo Criminale sia - per distacco - la miglior serie mai prodotta in Italia. Nel nostro paese non si era mai vista prima una produzione così attenta a fornire la massima qualità in tutti i settori, dal cast alla regia, dalle sceneggiature alla ricostruzione del periodo storico. C'è anche da dire però, che chiunque ne parli lo fa accostandola qualitativamente alle grandi produzioni americane. Esagerando. In questo pezzo quindi non voglio assolutamente sminuire il lavoro – lo ripeto, egregio – della produzione ... Leggi tutto
Negli anni in cui Brežnev era al potere, e gli artisti erano costantemente tenuti sotto stretta sorveglianza dagli occhiuti “critici d’arte” in borghese, tra gli intellettuali sovietici dell’epoca girava spesso questa barzelletta. Lenin e il Commissario dell’Illuminamento Lunacharsky vanno ad una mostra d’arte a Mosca. Il primo dà un’occhiata ai dipinti di Malevič e si chiede: “Che cosa sono questi? Rettangoli? Triangoli? Cosa significa? Non capisco questo tipo di arte”. Lunacharsky risponde: “Ad essere onesti, Vlamimir Il’ič, non la capisco nemmeno io”. Il sottinteso ironico ... Leggi tutto
Dal Vangelo secondo Eric Peterson e Ethan Nicolle, "Jesus Christ: In The Name Of The Gun", Volume I. Libro I 1.1. In quel tempo Gesù si trovava alla destra di un Padre assente, che si faceva vivo solo ogni secolo o due. Immagini apocalittiche di Nuova York disturbavano i sonni del Figlio di Dio, che pensava: "Mio Padre ha bisogno di imparare a comunicare". Era il Verbo fattosi Carne, e nonostante questo ogni notte s'immaginava la fine del mondo. 1.2. Le trombe dei cherubini distolsero il Cristo dall'incubo ... Leggi tutto
New York, un van si ferma in una piccola traversa di Chinatown. Dalla macchina scendono quattro ragazzi, tirano fuori un amplificatore, lo mettono sul tetto e incominciano a suonare. Chitarre, basso, batteria. E un Game Boy modificato. Un’esibizione del genere ovviamente non può non catturare l’attenzione dei passanti. Loro sono gli Anamanaguchi – ardita crasi tra Armani, Prada e Gucci – una band di giovani newyorchesi (formata dal compositore Peter Berkman, il bassista James DeVito, il chitarrista Ary Warnaar e il batterista Luke Silas) che ... Leggi tutto
Sono senza cervello, si muovono prevalentemente in gruppo, mettono i brividi e sono disposti ad aspettare per giorni noncuranti di ciò che succede attorno a loro pur di ottenere quello che vogliono. No, non sto parlando degli utenti Apple il giorno dell’uscita del nuovo MacBook Air, ma degli zombie. Se è vero che la figura del morto che ritorna come involucro senz’anima risale agli albori della civiltà e negli anni ha in un modo o nell’altro trovato posto nelle leggende metropolitane di tutte le culture del ... Leggi tutto