Il Diario Della Clandestinità A Luci Rosse
Secondo l’ultima involuzione antropologica leghista datata 1975, tale Paolo Grimoldi, il Diario di Anna Frank sarebbe una sorta di pamphlet hard: “Vi è un passo nel quale Anna Frank descrive in modo minuzioso le proprie parti intime e la descrizione è talmente dettagliata da suscitare turbamento in bambini delle elementari”. Le parti più disturbanti del libro, tuttavia, sarebbero contenute nello sconvolgente apologo alla clandestinità e, soprattutto, nell’inaccettabile e strisciante contrarietà al nazionalsocialismo.
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Drop the Hate / Commenti (2)
#2
#1
Ryo
Perché ho pensato la stessa identica cosa??