Heiltalia

Pubblicato da Blicero il 14.12.2011

(Immagine: Tonus.)

Certo, il gesto è stato un po’ estremo, il gesto di un folle. Ma non bisogna sottovalutarlo. Potrebbe (o lo è già) diventare espressione di un’Italia sofferente, di un’Italia in crisi, di un’Italia bisognosa di ritrovare i propri valori e radici. Quindi, perfavore, evitiamo di mettere di mezzo il razzismo quando ci sono delle patologie da TSO. Che poi, diciamocelo, il tizio ha fatto benissimo a suicidarsi: in tribunale gli avrebbero fatto passare una trafila da fare impallidire Torquemada.

Siete stati a Firenze ultimamente? No? Allora vi dico io cosa sta succedendo in quella bellissima città. Si gira per il centro, quello monumentale, con tanto di chiese e palazzi che il mondo ci invidia. E chi incontri ad ogni passo? I buoni e bravi “vu comprà” che vendono sotto il naso della polizia locale ogni schifezza – dai gioielli finti fino agli orologi patacca e via di porcherie che pochissimi comprano (tra cui soprattutto gli stranieri, la maggioranza). Non parliamo poi di quello che succede sul “Ponte Vecchio”. Questi signori stanno tutti seduti davanti alle gioiellerie ad esporre le loro merci, sicuramente fasulle o rubate. Poi ci meravigliamo se un commerciante, esasperato dalla concorrenza sleale di questi clandestini, perde la testa. E subito gli diamo del razzista o fascista? Andate a fare un giro ai mercati e in centro a Firenze e poi ne riparliamo.

La verità è che il fattore scatenante non è il razzismo. E il problema non era che fossero neri. Il problema è che sono troppi. E tutti chiedono soldi. Il problema è che a bande di 20/30 occupano tranquillamente i parcheggi praticando estorsione come nessun italiano o bianco si sarebbe mai permesso. Il problema è che alcuni illuminati intellettuali cercano da sempre di convincerci che noi “gli dobbiamo” qualcosa e quindi qualsiasi loro comportamento deve essere accettato. E poi: mai conosciuto nessuno più razzista dei senegalesi. Basta sentire cosa dicono di rom o marocchini, anche di quelli musulmani. Davvero, non ne possiamo più di tutti questi africani, questo è quello che succede, poi la gente impazzisce. Solo che quando un italiano commette reato succede il finimondo, quando tutti i giorni africani stuprano e uccidono italiani è la norma e nessuno dice niente. Questa è l’Italia.

Quindi, insomma, non diamo sempre la colpa all’Europa. La colpa è soltanto nostra, sempre pronti ad accettare tutto quello ci vogliono propinare, immigrati compresi. E questi se ne guardano bene dal chiederci qualcosa: se la prendono e basta. Il multiculturalismo è tramontato da un pezzo, Germania in primis, dove l’immigrazione selvaggia non esiste. Noi invece siamo disposti a tutto, e pur di non reagire in nessun modo a difesa di noi stessi, aspettiamo inermi che la situazione degeneri. A casa mia, questa è vigliaccheria.

E sapete cosa bisognerebbe fare, anzitutto? Occorrerebbe denunciare tutti i comunisti che fomentano odio nei confronti degli italiani senza aver accertato le cose come stanno. E se si fosse trattato di un regolamento di conti fra spacciatori? E se l’assassino, chiaramente fuori di testa, avesse avuto più di una ragione per prendersela proprio con quei due lì? L’immigrato, secondo l’idiota ideologia dei kompagni, ha sempre ragione a prescindere. L’italiano ha torto comunque. A forza di fare sottacere gli animi di chi non la pensa al pari loro, a forza di criminalizzare chiunque “osi” lamentarsi giustamente di comportamenti incivili da parte degli immigrati, a forza di zittire chiunque osi avanzare diritti ed anzi, cercando di fare passare avanti gli immigrati in ogni graduatoria, ecc., LA GENTE SI STA ROMPENDO I COGLIONI. E non è piu’ disposta ad accettare l’assioma malsano che i comunisti per anni hanno obbligato ad accettare: IMMIGRATO=BUONO SEMPRE/ITALIANO= ZITTO, MUTO E SUBISCI. Quindi,cari comunisti, andate e fatevi un esame di coscienza. Se ce l’avete.

Per il resto, l’Italia è un laboratorio di coltura molto interessante. Girare per le strade delle nostre città è un’esperienza piacevole, come andare all’estero senza allontanarsi da casa. Purtroppo si viaggia nei paesi più poveri: Romania e Moldavia, Maghreb, Centrafrica, Caraibi, Sudamerica e Cina. Pazienza. Bisogna accontentarsi. Ogni tanto, stranamente, incontro pure qualche italiano in questo mondo da Blade Runner. Ecco: la disgregazione della società porta a questo. Firenze deve prepararsi ad essere un campo di battaglia, perchè la guerra civile è ormai alle porte. Anzi, siamo già in guerra. Ma sembra che nessuno lo abbia capito.

Comunque, avanti cosí. Due in meno.

(L’articolo è una raccolta ragionata – e messa in italiano – dei peggiori commenti a questo articolo de Il Giornale. Nessuno di essi è stato rimosso.)

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Drop the Hate / Commenti (9)

#1

slavina
Rilasciato il 14.12.11

leggendo ho pensato: oddio, ma questo é uno psicopatico pericoloso.
poi ho capito il gioco e ho tirato un sospiro di sollievo – per ripiombare nello sconforto piú fondo appena dopo: questo é il ritratto di una psicopatia sociale grave…
comunque, grazie.
al mio masochismo fa bene aver scoperto la tua intelligenza.

#2

Daniele
Rilasciato il 14.12.11

clap clap clap!

#3

Angiolina Manni
Rilasciato il 14.12.11

E’ vero, sei proprio un genio!!!1!!

P.s. Allego foto in pvt.

#4

Sparatoria a senso unico. « Voglio vivere come se…
Rilasciato il 14.12.11

[…] l’itaglia è questa qua, che racconta Blicero. E non da ieri o dalla settimana […]

#5

Per fortuna non “Siamo tutti Oscar Giannino” « Mazzetta
Rilasciato il 14.12.11

[…] prendersela con l’estremismo destra se poi si sorvola su linee editoriali del genere, oggi aprendo IlPost.it, e altri siti e giornali, […]

#6

Fede
Rilasciato il 14.12.11

Grande Blicero! :)

Questo cmq è l’italiano razzista medio… davanti ad una tastiera.
Molta di questa gente in realtà si vergogna a dirle certe cose.

PS.
Fra l’altro io a Firenze ci vado spesso; non c’è nessuna invasione, e alcuni di questi senegalesi lavorano nei negozi dei fiorentini e nei banchini regolari ai mercati…

#7

Lorenzo
Rilasciato il 15.12.11

Pensavo fosse un articolo scritto di tuo pugno e stavo per mandarti a cagare, ma il finale, geniale, ha rimesso tutto a posto.

#8

Orizzonte Universitario » 2012, Odissea nello strazio.
Rilasciato il 30.12.11

[…] lettori de “Il Giornale” giustificheranno come folle il prossimo che deciderà di sparare a un senegalese e canteranno “le donne non ci […]

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