Garbage Diorama
6 – Delarge era già arrivato nell’ufficio da un paio di minuti. Il professionista davanti a lui gli offrì un amaro – un Montenegro – e poi un ottimo Toscano, che il broker fumò non senza una certa avidità.
“Ma lo sa quanta merda produciamo all’anno?”
“Più o meno. Non di preciso.”
Il professionista si adagiò sulla sua poltrona in pelle, sprofondando nello scricchiolio dei vestiti a contatto con il materiale della sedia.
“Glielo dico io allora. Noi produciamo RAEE, che per intenderci noi chiamiamo più prosaicamente merda tecnologica. Sa quanta merda facciamo? 6 milioni di tonnellate, in tutta Europa.”
“6 milioni?”
“Si, 6. Non sono poi molti, se ci pensa un attimo. L’anno scorso abbiamo immesso nel mercato del nostro paese, solo in Italia quindi, 12.000 tonnellate di monitor, 12.400 tonnellate di personal computer, 1.240 tonnellate di server e workstation, 900 tonnellate di scanner, 2.610 tonnellate di stampanti, 13.800 tonnellate di fax, copiatrici e multifunzione, 4.989 tonnellate di prodotti consumabili per stampanti, cioè inchiostri, toner e così via. Qualcuno dovrà pur smaltirle, no?”
“Ed è qua che interveniamo noi, in soccorso di società come la vostra.”
Il professionista fece un cenno con l’indice, scuotendo il capo in segno di assenso.
“Esatto. Personal computer, stampanti, telefoni, videocamere, fax, monitor, cartucce d’inchiostro e ancora, frigoriferi, lavatrici, televisori, eccetera. Tutte queste cose contengono sostanze estremamente pericolose. Piombo, mercurio, alluminio, rame, cadmio, cromo esavalente, plastiche di vario genere trattate con ritardanti di fiamma bromurati e ftalati, gas per il raffreddamento delle serpentine, e molto altro ancora. Ora, se quanto detto non è correttamente smaltito o riciclato, ebbene, può essere causa di gravi forme di malattie per le persone e provocare danni irreparabili all’intero ecosistema.”
“Beh, mi pare ovvio.”
“Beh, col cazzo che è ovvio. Sa quanto costa smaltire e riciclare a norma di legge la nostra cacca tecnologica? Una follia, un’autentica follia. Che io sappia, nessuno dei miei colleghi segue pedissequamente la legge, altrimenti saremmo tutti su una strada a fare la carità, altrochè. Quello che voglio da lei, ed è il motivo per cui l’ho chiamata qua, è una specie di ricerca di settore, diciamo così, una ricerca che garantisca alla nostra società un sistema efficiente ed al contempo economico per liberarci degli scarti.”
“Capisco. Le farò sapere al più presto.”
Si alzarono entrambi, ed il frastuono generato dalle sedie che grattavano e graffiavano il parquet inizialmente coprì le voci.
“Si ricordi: un sistema efficiente ed economico.”
“Senz’altro.”
Delarge gli tese una mano, la strinse e si avviò verso l’uscita, quando il professionista richiamò la sua attenzione: “Un’ultima cosa: discrezione. Discrezione è la parola d’ordine, la cosa più importante”.
Discrezione. Tutto quadra.
#1
fabiola
il rissunto