Anonymous Odia: La Polizia Postale Non Può Sparare
Come riportano quasi tutti i giornali, oggi il gruppo Anonymous ha lanciato “Operation Italy” contro www.governo.it (tirato giù un paio di volte, a differenza di quello scritto un po’ ovunque) – sito che probabilmente riceve meno visite di un blog di fascia quindicenne/attentionwhore su Splinder. La stampa, non avendo gli strumenti culturali e informatici per capire a fondo la questione, si è subito fiondata sull’aspetto “criminale” degli ATTACCHI ACHER1, e la probabilità di trovare domani paginate piene di livore, disinformazione e morbosa eccitazione sui fogliacci reazionari è schizzata da “Quasi Certo” a “Renato Farina”.
Magari non era il momento giusto per farla, ma l’operazione, per quanto riguarda il versante comunicativo, è stata buona. Il gruppo si è fatto notare, anche in un paese straripante di trogloditi informatici come il nostro. Tuttavia, c’è modo e modo di farsi conoscere. E c’è modo e modo di produrre i comunicati. Quelli delle operazioni di Anonymous (ad esempio: Tunisia, Zimbabwe, Egitto, Venezuela, etc.) sono di norma dettagliati, semplici e diretti, con una precisa identità grafica ad inquadrare il contenuto. Il comunicato di OpItaly, invece, è qualcosa di realmente imbarazzante. Il font utilizzato sembra essere “Ciclostile Brigate Rosse ’71 Condensed Bold”, per non parlare del linguaggio, che potrebbe tranquillamente essere una prova infrasettimanale del corso di scrittura creativa della “Scuola Prospero Gallinari”.
La situazione politica ed economica in Italia è diventata insostenibile. Il Governo italiano ha tra le sue priorità quelle di censurare il web, di rendere la giustizia uno strumento iniquo, di favorire la prostituzione (anche minorile), di praticare oscuri rapporti con la mafia, di corrompere e manipolare l’informazione per fini personali. No, un governo così non sarà mai un governo appoggiato dai cittadini, dagli Anonymous. Noi non amiamo la violenza, noi non vogliamo la guerra, noi non cerchiamo di creare disordini. Noi siamo i protettori umili e innumerevoli della libertà di parola, NOI siamo la massa critica.
Passi la ridicola retorica popoloviolista/grillina del “rendere la giustizia uno strumento iniquo” e del “favorire la prostituzione (anche minorile)”2, ma la massa critica? No dico, stai parlando con me? “Salve, siamo la massa critica e vorremmo buttare giù un esecutivo dell’Europa meridionale che riteniamo sopprima i diritti e la dignità del suo popolo”. Prego, accomodatevi, io intanto faccio stendere del cellophane dal mio collaboratore serbo fresco di condanna dell’Aja, riempio il serbatoio della mia motosega con L’Indice Delle Parole Proibite Dalla Digos E Dalla Morte Di Jean-Paul Sartre e vi raggiungo subito.
L’unica, pallida attenuante potrebbe essere concessa nel caso si trattasse di un testo originariamente scritto in inglese e in seguito tradotto in italiano – ma questo vorrebbe anche dire che non si riesce a raggruppare un numero di Anon italiani capaci di elaborare un testo che vada leggermente al di là della Smemoranda Del Giovane Mediattivista Post G8 Di Genova. Così non si fa altro che dare l’opportunità a giornalisti incompetenti, svogliati o semplicemente in malafede di far trapelare l’idea che dietro queste attività ci siano dei ragazzini da CSO Pedro/Leonka, o personaggi equivalenti direttamenti usciti dall’impasto di sperma e umori gittato alle ore 4.23 dai sogni di un pingue redattore che per farsi accendere il computer di casa deve disturbare la figlia impegnata ad iscriversi alla pagina FB “♥♥♥…x tutti kwelli che questo cestino di fragole della Boemia avrà + fans della salma decomposta di Barbara D’Urso…♥♥♥”.
Già me lo vedo. “E DOPO I CINEGRI, GLI HACKER INVADONO L’ITALIA. GLI HACKER VI RUBANO GLI ACCOUNT MASTERCARD PERCHÈ SOSTENGONO WIKILEAKS, IL SITO DELL’HACKER ASSANGE. GLI HACKER COLPIRANNO ANCHE LE VOSTRE FIGLIE NEL SONNO, STALKERANDOLE LEGALMENTE SU FACEBOOK, NETLOG E YOUJIZZ. L’ALLARME HACKER ORMAI DILAGA. GLI HACKER ODIANO: LA POLIZIA POSTALE NON PUÒ MANGANELLARE”. E così via.
L’aspetto più desolante, ad ogni modo, è che sui canali Irc di anonops.ru si ha veramente l’impressione di avere a che fare con dei minorati del Pedro – almeno per quanto riguarda i membri italiani. “Prendete il Polo Nord: è abbastanza serio preso in sé. Un italiano al Polo Nord vi aggiunge subito qualcosa di comico, che prima non ci aveva colpito. Il Polo Nord non è più serio. La vastità della superficie ghiacciata è eccessiva”3. Ecco, ora mettete un italiano in un movimento di attivismo digitale con codici culturali e comportamentali non proprio intuitivi: la qualità delle operazioni e dei propositi crolla inesorabilmente, come lo farebbe la credibilità di Beppe Bigazzi per una sua eventuale partecipazione al convegno “Salviamo I Gattini Pucciosi” della PETA.
Anonymous è una cosa troppo seria per essere lasciata a dei semplici italiani.
- In realtà i tool per fare un DDoS sono tranquillamente reperibili online e non serve nessuna competenza per usarli. Seguendo le loro stesse logiche, anche un giornalista di Libero, Repubblica, Corriere, etc. potrebbe tranquillamente essere un “hacker” in pectore. [↩]
- Se davvero il governo volesse favorire la prostituzione minorile, sono quasi certo che alle prossime elezioni arriverebbe ad oltre il 50% di consensi. [↩]
- Ennio Flaiano, La solitudine del satiro. [↩]
#1
Anon
Senza dubbio vanno presi sul serio, perché è un fenomeno preoccupante. I giudici non servono più a questo mondo, sono obsoleti, ora c’è il popolo a processare, condannare e punire i malviventi. Con processi monodirezionali eseguiti in piazza, con le bandiere di un qualche movimento politico che furbescamente è riuscito a cavalcare l’onda nella speranza di qualche voto in più, per poi capire che di voti non arrivano…
Il mondo è sull’orlo di un nuovo assolutismo, il fascismo che tutti temono è dietro l’angolo, fascismo quello vero, quello che deriva dall’estremizzazione dell’autoritarismo.
Anche l’autoritarismo delle piazze può portare al fascismo, chi, se non la massa, sa essere più anti-liberale?
Mi accuserete di difendere Berlusconi, per me sarebbe anche ora che lasciasse il posto a qualcun’altro, quindi non sto difendendo lui, non sto difendendo nessuno.
Il mio è un messaggio mandato al mondo, e sono sicuro che il mondo lo ignorerà, ma tanto vale mandarlo:
State attenti, le condizioni per perdere davvero la libertà si fanno sempre più vicine, ogni giorno che passa. In fondo, il fascismo è nato proprio qui in italia.