Haaretz E La “Tecnica Jack Palance”
Periodicamente, l’IDF (l’esercito israeliano) sente l’ineludibile necessità di far prendere aria ai suoi Grandi Magazzini stipati di bombe e missili. Ma siccome l’Iran è (per ora) un bersaglio ancora troppo grosso da colpire, il campo d’allenamento preferito rimane il solito: la Striscia di Gaza. Da venerdì, infatti, gli airstrike israeliani hanno fatto 23 morti (5 solo oggi) e più di 100 feriti. Anche il corredo è familiare: scuole rase al suolo, edifici distrutti, radicalizzazione della politica sia israeliana che palestinese ed un moderato silenzio dei media internazionali, che incominciano a muoversi seriamente solo intorno al migliaio di morti.
Quello che in questo frangente è veramente incredibile (o forse no?) è la totale assenza della carneficina sui giornali israeliani. E non parlo del Jerusalem Post, da cui ci si aspetta questo ed altro. Se si va a vedere la prima pagina del quotidiano progressista Haaretz non c’è una singola notizia sulle attività dell’IDF negli ultimi giorni. O meglio, due notizie indirette ci sono – e riguardano entrambe i razzi lanciati dalle fazioni islamiche palestinesi.
Il primo titolo recita: “Gaza rockets strike 40 km south of Tel Aviv, on fourth day of heavy barrage“. Preoccupante, vero? Razzi di Gaza a soli 40 km da Tel Aviv! Peccato che la temibile gragnuola di Qassam non abbia fatto nemmeno un morto, e che i feriti (lievemente) siano stati solo 21. Il secondo titolo, invece, è: “Netanyahu: Israel is prepared to step up fighting against Gaza if rockets continue“. Anche qui, siamo di fronte alla solita narrativa del “Jack Palance In ‘Shane’ Rivisitato Da Bill Hicks”. Ovvero: Israele bombarda; Gaza reagisce con velleitari lanci di razzi; l’esercito isrealiano si dice pronto “ad espandere le sue attività” (che nel gergo dell’IDF significa: “Siamo pronti a fare una riedizione di Piombo Fuso”) proprio a causa dei razzi palestinesi, che sono stati provocati in prima istanza dallo stesso Israele.
In compenso, quando dei civili palestinesi vengono uccisi, Haaretz si premura di mettere il comunicato-ufficiale-pronto-per-l’uso dell’esercito. Domenica 11 marzo una donna di 65 anni e la figlia trentenne hanno perso la vita a causa dei bombardamenti:
In un comunicato, un portavoce dell’IDF ha detto che dei cittadini non coinvolti nei combattimenti sono stati colpiti. “Questo caso dimostra l’impiego di civili come scudi umani da parte delle organizzazioni terroristiche […]”, dice il portavoce.
Per il resto, ha perfettamente ragione Omar Rahman di 972mag.com: “Non ci si aspetta una protesta per le strade di Tel Aviv – o almeno non più. Ma almeno ci aspettiamo che i media facciano il loro lavoro”. Già.
- Evidentemente, per Haaretz due feriti israeliani sono più importanti di 23 morti palestinesi. Beninteso, non c’è nulla di male in questo – se si è l’ufficio stampa dell’esercito israeliano [↩]
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Drop the Hate / Commenti (3)
#2
Trivial: bombardeio de palestinos & silêncio nos jornais « Ficha Corrida
[…] di Qassam non abbia fatto nemmeno un morto, e che i feriti (lievemente) siano stati solo 2 (1). Il secondo titolo, invece, è: “Netanyahu: Israel is prepared to step up fighting against Gaza […]
#3
I bombardamenti israeliani (ed i 23 morti di Gaza) che non esistono sulla stampa | agora-vox.bluhost.info
[…] di Qassam non abbia fatto nemmeno un morto, e che i feriti (lievemente) siano stati solo 2 (1). Il secondo titolo, invece, è: “Netanyahu: Israel is prepared to step up fighting against Gaza […]
#1
la Volpe
eccellente