Santa Inquisizione Popolare: Giulia Innocenzi
La sezione giudiziaria della Santa Inquisizione Popolare contro L’Indecenza Letteraria (SIPOPIL) si è riunita in data 09/07/2012 per giudicare l’imputata INNOCENZI Giulia, accusata di ricoprire, in maniera continuata nel tempo nonché in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, la posizione sociale di “giornalista”, “attivista digitale” e “Giulia Innocenzi”. I capi d’imputazione sono i seguenti: associazione per delinquere di stampo costituzional-Islandese sull’Internets (art. 69 c.p. LPR), biciclettismo anticorruzione (art. 125-ter c.p. LPR), affettazione falsamente nazionalpopolare dell’indignazione (art. 5 c.p. LPR), cittadinismo isterico-compulsivo (art. 98 c.p. LPR), bavaglite acuta (art. 441 c.p. LPR), somministrazione della sindrome #Occupy (art. 217 c.p. LPR) e Avaazismo (art. 35 c.p. LPR).
Nel corso della sua ormai pluriennale carriera, la INNOCENZI è partita da Alleanza Nazionale, è transitata presso i Radicali, si è candidata alle primarie dei giovani del PD, ha scritto un libro dall’eloquente titolo “Meglio fottere che farsi comandare (da questi)”1, ha blog/Facebook/Twitter, chattava su “C6”, ha condotto “Punto G” su RedTV, sarebbe o sarebbe stata vicina a Italia Futura (secondo un profilo de Il Foglio), e ora, oltre ad essere in pianta stabile chez Santoro, è la responsabile italiana di Avaaz2.
Per quanto concerne la condotta dell’imputata riconducibile ad “affettazione falsamente nazionalpopolare dell’indignazione” e “somministrazione della sindrome #Occupy”, la Pubblica Accusa ha prodotto copiosa e puntuale documentazione. A titolo meramente esemplificativo, il SIPOPIL ha ritenuto opportuno focalizzarsi su questo breve scritto intitolato “OccupyTintoretto”:
Vado a vedere la mostra del Tintoretto, credo finalmente di essere in un luogo protetto da Alfano e la paura dei gay e da Bersani e la paura di se stesso, e chi mi ritrovo?! Il Presidente Zaia che ringrazia i visitatori. E perché, è il papà del pittore? O forse gli commissionò opere nel Cinquecento? BASTA CON L’OCCUPAZIONE DEI POLITICI IN OGNI LUOGO DELLA SFERA SOCIALE, lasciateci liberi dalle vostre onnipresenti facce!!!!!!
Oltre a ravvivarsi una durissima aggressione alla lingua italiana, peraltro aggravata dall’efferatezza seriale dei punti esclamativi, la presente Corte intende richiamare una recente pronuncia delle S.U. della Corte di Cassazione in tema di “indignazione affettata”, ossia “quel costante stato di allerta morale e agitazione infervorata in cui si trovano i soldati dell’Esercito Popolare Della Buonapolitica®, impegnati in una diuturna lotta contro gli sprechi e gli scandali della c.d. ‘Casta’ – battaglia che, di converso, li costringe a ignorare tutto quello di realmente importante che accade nel mondo”. Insomma, l’offensività di tale delitto risiede nella decisione di recarsi a una mostra di Tintoretto allo scopo precipuo di “essere in un luogo protetto da Alfano e la paura dei gay e da Bersani” nonché nel dispendio di energie intellettuali riversate in un articolo d’indignazione sull’Internets.
Ad ogni modo, è ricoprendo le vesti di responsabile italica di Avaaz che la INNOCENZI ha provveduto a propalare su importanti organi di informazione, coadiavuta da noti figuri del Sistema Anti-Sistema quali MASCIA Gianfranco, tesi di tal fattura:
È incredibile pensare come con un click da casa puoi dotare i manifestanti della primavera araba di telefoni satellitari, oppure far passare una legge per non candidare i corrotti nel Congresso brasiliano. […] Grazie a un click possiamo organizzarci velocemente e smascherare i corrotti, unire le nostre voci per un appello concreto o ritrovarci nel giro di un’ora sotto il palazzo per farci sentire.
Per concretizzare l’evangelica missione dello “smascherare i corrotti”, la INNOCENZI ha organizzato il giorno 16/03/2012 una c.d. “biciclettata anticorruzione”. Essa, secondo la perizia tecnica fornita dal consulente d’ufficio dott. prof. O’TOOLE Kennedy, consiste nel “riprendere con dispositivi elettronici una patetica scampagnata in bici & risciò per le strade di Roma, effettuata da una decina di ‘attivisti per i diritti umani’ al fine di gridare slogan trasudanti modestia e umiltà (“il Parlamento ci deve ascoltare / se la corruzione vuole debellare”) e sventolare fogli A4 che testimonierebbero ‘il fuoco dell’indignazione dei cittadini’ avverso pratiche sistemiche di corrutela radicate in decenni di malversazioni”. “Inutile dire – conclude lapidario il dott. prof. O’TOOLE – che una manciata di click effettuati per lavarsi la coscienza tra una sessione di “Left 4 Dead 2″ e una lettura svogliata di Repubblica.it non metterà mai in difficoltà i professionisti della corruzione, persone in grado di spostare capitali da un continente all’altro con la stessa facilità con cui il neodeputato Mario Adinolfi perde i pantaloni a Montecitorio”.
Orbene, ad avviso di questo Tribunale la condotta dell’INNOCENZI e di ignoti a lei associati soddisfa appieno l’archetipo della fattispecie di “Avaazismo”. Secondo l’orientamento ormai maggioritario della dottrina, questo delitto è “l’ossessiva e totalizzante raccolta di ‘firme’ a sostegno delle cause umanitarie più disparate – dal salvataggio della fauna ittica socialdemocratica del fiume Uebi Scebeli, orribilmente minacciata dai rifiuti tossici dei Casalesi, all’acquisto di mouse ergonomici per i dipendenti stressati della Asl 1 di Venosa – nell’assoluta, fideistica e incrollabile convinzione che l’accumulo primitivo di Turbobuonismo e Riprovazione Da Ciabatta Sudata possa aggiustare le sorti di un pianeta che sta andando alla deriva”.
Il reato di “Avaazismo” è del resto strettamente connesso al “cittadinismo isterico-compulsivo”, crimine rilevabile ictu oculi nel seguente post apparso sulla bacheca Facebook dell’accusata:
Dal 2008 a oggi abbiamo dato 3500 miliardi di € alle banche, a fronte di 393 miliardi agli stati. I soldi dati alle banche corrispondono al debito pubblico di Italia, Grecia e Portogallo messi insieme. In parole povere: abbiamo dato 10 volte tanto a quelli che hanno creato la crisi rispetto a quelli che l’hanno subita. Qualcuno può spiegarmi la logica che ci sta dietro, ma soprattutto perché noi cittadini continuiamo a subire (e sganciare)?
Quivi possiamo trovare tutti i punti cardinali che vanno a strutturare il delitto: i riferimenti retorici all’onnipotenza delle Banche™, il vuoto spinto del logorato mantra “noi la crisi non la paghiamo”, lo straziante assunto ontologico del “noi cittadini continuiamo a subire“. Per la INNOCENZI e i suoi sodali, del resto, la vita si riduce a un turbinio di attività parapolitiche esclusivamente votate al ritorno di Santoro in televisione, alla dotazione di telefoni satellitari per i manifestanti della Primavera Araba e ad altre amenità più o meno inutili. Questo Tribunale, con austero e deciso afflato moralistico, desidera opporre a tale nefasta Weltanschauung il pensiero del S. Maestro Carmelo Bene:
L'”estremità” demagogica di sinistra (color pisello e rosa) è il più grande nemico dei lavoratori e dell’uomo tout court. Non riesce in buona fede a vedere mai l’uomo. Si parla sempre e solo del cittadino. Ma il cittadino l’ha regolato Hobbes una volta per tutte. Il cittadino è libero di esprimere delle cose, di chiedere qualcosa al Principe, ma non per questo l’otterrà.
Per i motivi sopra esposti, la Corte ritiene dunque pienamente provata la reità dell’INNOCENZI Giulia e sottolinea altresì l’elevata pericolosità sociale e mediatica dell’imputata.
P.Q.M.
Il SIPOPIL dichiara l’imputata INNOCENZI Giulia colpevole dei reati lei ascritti e determina la pena in: anni QUARANTACINQUE di lettura disperata del saggio satirico “The rise of the meritocracy, 1870-2033: an essay on education and equality“ di Michael D. Young; anni DODICI di internamento coatto nel Centro Di Recupero Atarassico & Nichilista “Max Stirner”, sito in Bayreuth, Baviera; anni OTTO di ripetizione meccanica e acritica – da effettuarsi ogni giorno dalle ore 18.00 alle ore 08:00 presso le isole Tremiti – del saggio scientifico “Mani impunite. Vecchia e nuova corruzione in Italia” di Donatella Della Porta e Alberto Vannucci; anni TRE di vandalismo generalizzato contro biciclette, risciò, tricicli e qualsiasi mezzo non motorizzato a due o più ruote.
Il SIPOPIL, inoltre, inibisce ad infinitum all’INNOCENZI Giulia di condurre interviste a Serge Latouche o intellettuali collegati, straccia la Costituzione Islandese Fatta Sull’Internets di fronte alla condannata e la obbliga altresì a trovare una fissa dimora politica.
(“Santa Inquisizione Popolare” è la sezione de La Privata Repubblica che si occupa di portare giustizia nel mondo delle Lettere e della Satira assicurando alla sbarra i colpevoli dei più odiosi crimini giornalistico-letterari.)
- Questa Corte ha rifiutato di ammettere agli atti di questo procedimento tale opus magnum – sia per una copertina di dubbio gusto che, soprattutto, per manifesta illeggibilità. [↩]
- Dalla definizione ufficiale: “Avaaz è un’organizzazione internazionale che ha una missione democratica diretta: ridurre la distanza fra il mondo che abbiamo e il mondo che la maggior parte di noi vorrebbe”. [↩]
#1
Francesco Merlo
Eccoli, i focolai dell’odio e del CTRL+V. Siete un monumento a ME STESSO.