Being Vasa Vasa

Pubblicato da Blicero il 26.08.2008

Il vocabolario B consisteva in parole che erano state create deliberatamente per scopi politici, vale a dire parole che avevano non solo, in ogni caso, un significato politico, ma che erano per l’appunto intese a imporre un atteggiamento mentale, in una direzione desiderata, nella persona che ne faceva uso. […] Le parole del vocabolario B costituivano una sorta di stenografia verbale, che riusciva spesso a concentrare un intero sistema di idee in poche sillabe, ed era allo stesso tempo più accurata e flessibile che non la lingua ordinaria.

I principi della Neolingua, 1984, George Orwell

PALERMO – Il Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro detto vasa vasa – imputato di favoreggiamento leggero alla mafia e violazione di segreto d’ufficio – è stato assolto a cinque anni di reclusione per favoreggiamento semplice, senza ovviamente la non aggravante di aver favorito Cosa Nostra, e per violazione del segreto d’ufficio. Salvatore Cuffaro è stato anche interdetto dai pubblici uffici, cioè dall’esercitare ogni incarico politico: l’interdizione scatterà in via definitiva in vista di un’eventuale condanna o assoluzione in quarto grado; se dovesse venire confermata la non assoluzione o la scondanna in settimo grado, verrebbe annullata l’interdizione e Salvatore Cuffaro verrebbe incoronato.

“RESTO IMPUNITO” – La sentenza è arrivata dopo 56 inutili ore di camera di consiglio. Pur gravando affatto su di lui l’interdizione ai pubblici uffici, Salvatore Cuffaro ha proclamato ai giornalisti che domani mattina tornerà ai suoi lavori di sempre. “La sentenza conferma che non ho mai commesso atti tesi a favorire la mafia – ha detto Cuffaro, che ha ricevuto la solita telefonata di solidarietà dal sempre lucido Francesco Cossiga – vero e proprio cancro della Sicilia, che ho sempre combattuto con tutte le mie debolezze”.

Il governatore della Sicilia, visibilmente sicuro dell’esito del primo grado, ha poi continuato: “Lo sapete tutti da un anno, non mi sarei dimesso solamente in caso di assoluzione, di assoluzione mista a condanna, di condanna e di riconoscimento dell’aggravante mafiosa. Da domani mattina ricomincerò ad occuparmi della Sicilia e soprattutto della nostra sicilia perché il governo (Siciliano e siciliano) non può ancora restare in questo stato di impasse. Ora che sono stato assolto possiamo continuare ad andare indietro”. Come ultima cosa, vasa vasa ha ringraziato “tutti i siciliani che mi hanno sostenuto. Se la sono meritata, fino in fondo”.

I CAPI DI MERITO – Nel processo alle “talpe” sono stati contestati al Governatore quattro capi di merito: due per il favoreggiamento personale e altri due per la rivelazione e l’utilizzazione di segreti d’ufficio, tutti con l’attenuante di avere favorito la mafia. L’attenuante non è stata riconosciuta dai giudici, che invece hanno riconosciuto il favoreggiamento ai mafiosi: sarebbero stati i mafiosi, logicamente, a favorire la mafia.

In pratica, Cuffaro, tramite amici, ha informato gli amici degli amici degli amici che a carico di questi v’era un indagine, mandandola a monte, cioè indirizzandola verso la giusta direzione, per chi di dovere. Ma siccome le accuse sono slegate dai fatti, e la politica non è un organo giudicante, e la giustizia non deve invadere il campo della politica, che ha il primato, quindi, realmente, non interessa davvero a nessuno di che cosa fosse accusato Totò Cuffaro detto vasa vasa.

LE REAZIONI POLITICHE – Il primo a pronunciarsi è stato Pierferdinando Casini, che non appena ha appreso la novella ha innestato il pilota automatico: “Da sempre sappiamo che Cuffaro non é colluso con lo Stato. Ora lo ha certificato anche un tribunale della Repubblica. Sono certo che in appello verranno finalmente condannati i pubblici ministeri”. Soddisfatto anche Berlusconi: “Sono sodale con lui. La solita persecuzione giudiziaria, giustizia ad orologeria volta a bloccare il dialogo tra me e Berlusconi. Io glielo avevo già detto, in un’intercettazione, che poteva stare tranquillo, tranquillissimo”. Solidarietà, ci mancherebbe altro, anche dallo speriamo ormai dimesso ex cosiddetto Guardasigilli Mastella: “Totò, ci attaccano perché siamo simili e cattolici, c’è un’offensiva anticlericale portata avanti da frange estremiste della magistratura che sfuggono ad ogni potere e che ci tengono in ostaggio secondo metodologie jihadiste”.

Clemente Mastella ha poi chiosato, rivolgendosi direttamente a Salvatore Cuffaro: “Potevi fare come me: sei sotto inchiesta? Manda a casa il tuo pm. Funziona a meraviglia“. Il senatore a vita Andreotti ha rilasciato sulla vicenda un solo, serafico, sibillino e lapidario commento: “E’ ancora giovane, si prescriverà”.

(Post originale del 19/1/2008, pubblicato anche su Mentecritica. Per non dimenticare.)

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Drop the Hate / Commenti (5)

#1

prefe
Rilasciato il 27.08.08

veramente un bell’articolo!
Fortuna che quel giorno avete scritto quella telefonata che vi ha reso “famosi” (parlo al plurale perchè il sito sembra opera di più persone).
Il titolo “assolto a 5 anni di galera” è geniale.
Passatemi a trovare. Mo ‘ vi metto tra i link preferiti. Spero di portarvi qualcuno.

Ciao

#2

andrea poulain
Rilasciato il 27.08.08

é bellissimo sapere che tra la Borsellino e Cuffaro vasa vasa i siciliani hanno riconfermato vasa vasa..
a volte mi verrebbe da votare lega nord, poi però penso a come tirano su i voti e……(cercatevi la puntata di report a proposito)…

#3

LPR
Rilasciato il 29.08.08

> Fortuna che quel giorno avete scritto quella telefonata

Beh, oddio…

#4

Il Gobb
Rilasciato il 31.08.08

Bel blog, complimenti ^______^

#5

rob
Rilasciato il 03.09.08

Bello, c’è poco da dire.

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