Greasemonkeys
C’è una differenza fondamentale, fra il video promozionale del libro di Alfonso Luigi Marra interpretato da Manuela Arcuri e quello recente, al quale è stato chiesto a Ruby-Karima di fare da testimonial. Che è questa: nel primo caso, assumiamo come plausibile, o quantomeno in qualche modo logica, l’opportunità che chi promuove il libro l’abbia almeno letto, lasciandocela figurare come su un divano, a piedi nudi, asserragliata a un bracciolo a sfogliare le pagine con sguardo intenso.
Nel secondo, la versione di Ruby, ci viene difficile: come se fosse troppo piccola, o troppo straniera, o troppo affaccendata, o semplice esercizio di marketing. In qual caso, laddove nel primo spot, quello della Arcuri, la logica del video è quella del “l’ho letto, l’ho letto persino io, e ve lo caldeggio”, nel secondo c’è solo l’intenzione del clamore in un eccesso delirante di trash. Non che il primo non lo fosse, ma è la sottotraccia a scomparire: adesso è il “vendere per il vendere”, senza consigli né strizzatine d’occhio.
Ora: abbiamo questo video di tale Sora Cesira, “Arcore’s Night”, nel quale la faccenda del Rubygate viene presa a oggetto per un riadattamento di uno dei temi musicali di Grease. “Il web sbava”, “Parodia Bunga-Grease”, ne abbiamo Vengo al punto: non siamo granché come popolo, né come società. I nostri cervelli non brillano per iniziativa e non siamo ancora capaci di scorgere la portata maligna e devastante del decennio e mezzo di berlusconismo. Lasciateci, però, almeno l’illusione di poterci ritenere – da questa parte – più intelligenti e sagaci, senza lo sfottò maccheronico o la parodia da Antonio Ricci: lasciateci l’illusione di una Manuela Arcuri che vende libri perché li consiglia, con cognizione, perché li ha letti coi piedi nudi sul divano.
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Drop the Hate / Commenti (24)
#2
Anna
un momento: non è che lo sfottò e le battute triviali siano un marchio registrato Mediaset. E i fescennini? E Aristofane? E Shakespear? No, la volgarità è sempre grossolana e popolare ma non è sempre VUOTA, come avviene in Mediaset. Certi comici di Zelig non sono il male assoluto perché dicono ‘culo’ o parlano di sesso, sono il male assoluto perché strillano sguaiati e perché qualsiasi cosa esca violentemente da quelle bocche provoca uno scroscio di risate che non si capisce a cosa siano dovute. Solo al fatto che il comico si è reso ridicolo, non importa cosa dice, nemmeno se è ‘culo’ o se parla di sesso. La commedia bassa che prende in giro il potere anche solo dal punto di vista sessuale o fisico non basta, certo, ma non è il male assoluto. Il vuoto lo è.
#3
francesca
senti, io ho riso letteralmente fino alle lacrime e non sono fan di Antonio Ricci e sono purtroppo ben consapevole della portata maligna del berlusconismo e me ne sento pure responsabile come penso tutti dovrebbero. certo non è raffinato come Celestini o Guzzanti (Corrado), ma non lo equiparerei al male assoluto. mi pare un astio eccessivo. oppure c’è davvero qualcosa che mi sfugge.
#4
Luca
Ciao “L’89″…sai, devo dire che mi ha molto colpito il tuo commento. Faccio subito una premessa…io sono un appassionato di musica che prima di passare a progetti seri, a pensato bene di sperimentare le tecniche del mestiere col “Trash”. Proprio 2 mesi fa circa ho messo in rete un remix che ho realizzato con la voce di un mio amico (non cantante) che faceva il punto in chiave satirica del “Personaggio Berlusconi”.
Credo, seppur in questo contesto “Trash”, di avergli dato un testo più che accettabile, e sebbene ironico, anche con una certa denuncia di fondo, non focalizzata poi solo sull’argomento Arcore. La realizzazione tecnica poi è stata molto (mi permetto) più laboriosa di quella di “The Arcore’s Night”: ho rifatto completamente la base (la versione midi non mi soddisfaceva), ho dovuto digitalmente correggere di molto il cantato Rap del mio amico, e, non è un particolare, ho fatto un vero e proprio video credo ben fatto e montato.
Ciononostante ho avuto appena 2000 visualizzazioni e poca condivisione (forse la voce del mio amico rendeva peggio di quel che credevo chissà). Non che cercassi gloria, però sai, 5 mesi di lavoro a proposito volendo dire la mia in questa chiave non sono pochi.
Lei per contro credo abbia preso una base (Mp3 credo) già bella e pronta e ci ha cantato sopra. Il video poi come sappiamo è l’originale con l’aggiunta dei sottotitoli. Ci avrà messo molto, molto meno!
Certo una cosa va detta, se è riuscita ad avere così successo bisogna capirne per lo meno le ragioni. Innanzitutto ho capito che lei già un pò di base se l’è fatta (il blog e altre parodie), poi evidentemente è capitata al momento giusto e in qualche modo ha saputo sfruttare le varie piattaforme a disposizione.
La canzone in sè, è vero, a bene ascoltarla è più un ammiccamento che una denuncia satirica e questo a ben pensarci non mi piace molto. Del resto anche Elio a “Parla con me” fa delle versioni non necessariamente di denuncia satirica, anche se, va detto, suonano loro e benissimo, e poi c’è un contesto che secondo me rende la loro cosa assolutamente non ammiccatoria, ma semmai sbeffeggiatrice.
La canzone però è cantata davvero molto bene e l’inglese maccheronico aiuta molto, sopratutto se si incastra così bene con il testo originale, il video originale poi richiama subito immagini che rientrano nell’immaginario collettivo oramai, e per finire mettere i sottotitoli è stata secondo me una mossa davvero azzeccata.
Questo per cercare di fare un’analisi possibilmente a 360° del “fenomeno del momento”.
In conclusione concordo comunque con te sulla tesi di fondo, cioè che per varie ragioni fanno molto più successo questi facili ammiccamenti che cose più elaborate, anche se bisogna dire che il “male assoluto” mi sembra soggettivamente esagerato, proprio perchè questo successo ha anche qualche ragione tecnica ed è in ogni caso indicativa di meccanismi di fondo della nostra società e di Internet di cui, nel bene e nel male, non si può non tener conto. Ciao!
#5
Pierluigi
La penso esattamente come Anna.
In quasi tutti i tipi di comicità (dalla quale vengono esclusi cinepanettoni e simili che NON SONO COMICITA’, ma pura demenzialità senza scopo) c’è un doppio fondo satirico o di denuncia; un esempio?
I Simpson, che possono essere considerati “solamente un cartone che intrattiene ragazzini di tutto il mondo”, è un grosso atto di denuncia all’IDIOZIA e alla distruzione di valori morali che mancano anche in America e che son venuti a mancare anche qua.
La Satira non fa mai male: perché esisteva il giullare di corte? Per ricordare al sovrano che era comunque un essere umano, che sbagli ne commetteva come tutti i suoi simili e perché il potere non gli desse alla testa…
Per questo Aristofane ha scritto gli Acarnesi, testo che a leggerlo è ATTUALISSIMO, nonostante risalga a qualche secolo prima di Cristo.
In questo caso, questo tipo di ironia e di comicità, è un attacco molto duro alla vicenda del presidente italiano, che prende in giro l’ignoranza dannosa di un popolo tramite un inglese maccheronico misto al dialetto romano ed una vicenda che diventa “toccante” quando i sogni di festini erotici e compagnia bella vengono infranti dai carabinieri e dai magistrati.
Non lo trovo demenzialità pura, tutt’altro.
#6
Rosa
C’è una qualità che sopra a tutte le altre definisce il valore di un’espressione artistica, qual che essa sia: il talento. Tutto il lavoro di Sora Cesira trasuda talento e intelligenza. Il video è acuto, è fatto molto bene, ma soprattutto rivela talento in ogni dettaglio. I suoi scritti, poi, rivaleggiano quelli di David Sedaris. Molti di noi potrebbero provare con le migliori intenzioni ad esprimere gli stessi concetti e descrivere gli stessi eventi, ma ci verrebbe a mancare il ritmo giusto, il modo in cui le parole sono scelte ed accostate, la capacità di far ridere la gente fino alle lacrime, e di dare quella scossa di piacere alla spina dorsale della quale parlava Nabokov riguardo a grande scrittura.
Sul letto di morte un attore comico consolò così quelli intorno a lui: “Dying is easy. Comedy is hard!” Morire è facile. Fare ridere è difficile!
Sora Cesira è i Simpsons romani, e dei due grandi io preferisco lei.
#11
L'89
C’è Nanni Moretti che va a trovare il regista che gira uno spot per rompergli i coglioni. Glieli rompe, e quello fa qualcosa tipo: “Anche Fellini girava reclam”. A Moretti evidentemente non va giù e va via urlando. “Fellini no Fellini no” o qualcosa di simile.
Ecco: se mi mettete dentro i Simpson dico “Cazzo i Simpson. I Simpson no”. No, giusto perché mi fanno un pochetto cagare.
Detto ciò, noto che “il male assoluto” ha destato panico. In più d’uno. Cazzo i Simpson.
#12
Luca
“L’89”, ho apprezzato molto alcuni passaggi del tuo post, non in effetti quel secondo me fuori misura “male assoluto”: di mali assoluti ce ne sono molti se vogliamo, e poi nello stesso tempo in cui lo si dice gli si conferisce tra la righe una grande potenza in qualche modo, seppur negativa o che infastidisce.
Noto in questo tuo commento una sorta di non risposta però, che non tiene conto delle osservazioni fatte nei nostri commenti se non per quello che non ti è piaciuto (spero per esempio che il mio lungo e coinvolto commento lo abbia perlomeno letto, come quello degli altri naturalmente).
I Simpson come pietra di paragone, forse li trovo anche io un pò fuori contesto, Rosa poi che con tutta la passione che vuoi, però mi definisce questa ultima arrivata meglio addirittura di loro (meccanismo di identificazione?), mi sembra una “mitizzazione” davvero abnorme della seppur magari per certi versi apprezzabile Sora Cesira.
Che tu mi dici che i Simpson ti fanno un pochetto cagare mi fa però sovvenire un “terribile” dubbio, che mi affievolisce anche un pò la forza di ciò che ho apprezzato del tuo comunque interessante post: no, scusa se ti esplicito questo mio dubbio ma, con tutto il rispetto…che tu sia un intellettualista seppur dotato, ma narciso e come tale privo anche di seminale senso d’ironia? Spero di sbagliarmi.
Perchè vedi, i Simpson non so quale è il motivo del loro farti cagare (ma mi piacerebbe saperlo, per scoprire chissà, magari un aspetto che non avevo mai preso in considerazione), ma li trovo proprio il contrario della spesso banale comicità Zelighiana e affini: a quel che vedo vanno proprio a sbeffeggiare, impersonandola in modo farsesco e con grande e al tempo stesso sottile arguzia, quei meccanismi delle società moderne (la statunitense per prima), di cui anche la banale e materialistica impostazione mediasettista e derivati fanno parte. Che poi in centinaia di puntate anche lì purtroppo la serialità fa cedere un pochino verso la commercializzazione del pregevole prodotto quello è un altro fatto.
#13
richiselva
Immagino che anche le parodie di Elio siano deprecabili, al pari del video Arcore’s night. Insomma, è tutto un grande sfottò privo di spessore, che non sarà mai un reale pericolo per questo berlusconismo, essendo propro con esso che si alimenta?
Beh, in effetti sì. Anche se a me il video di ‘sta Sora Cesira m’è piaciuto e l’ho anche condiviso. Forse il male assoluto siamo io e quelli come me, più che il video stesso. O forse non siamo il male, ma le vittime, l’inconsapevole frutto di questi decenni barbari e televisivi?
Mi rifugio nelle domande perchè in realtà so che è proprio così, e non sempre è facile ammetterlo.
?
Di fronte a cotanti inquietanti interrogativi, forse è meglio uscire a godersi una giornata che sa quasi di primavera.
#14
Anna
Due considerazioni:
a- la presa in giro pura e semplice, bassa, ridicolizza il potere, non ne mette in evidenza le contraddizioni o i paradossi, come invece fa la Satira. E allora? Non è colpa dello sfottò se a qualcuno piace solo la satira, è semplicemente un altro genere, se non vi piace, ok, ma non rimproverategli di non essere ciò che, infatti, non è e che non pretende di essere.
b- questa tendenza a pretendere da tutto e da tutti l’impegno che chi di dovere (la politica, noi cittadini) non riesce a dare mi sembra, oltre che infantile, anche dannoso. Il vero male assoluto è cercare sempre in tutto il deus ex-machina che cali dall’alto (o dovrei dire ‘dall’altro’) a risolvere le cose che non vogliamo impegnarci a risolvere noi. Mi sembrate quelli che rimproverano a Fazio di non fare opposizione dura e di dissociarsi dai suoi ospiti che la fanno. Sveglia: Fazio fa il presentatore di talk show, la Sora Cesira fa gli sfottò. Se volete la rivoluzione, avete sbagliato il posto dove cercarla.
#15
Anna
*sfottò di Antonio Ricci = scusa di far vedere dei culi (vero obiettivo)
*sfottò della Sora Cesira = sfottò
Io trovo, che il male assoluto di Mediaset, sia la banalizzazione strumentale che ha fatto dello sfottò e della parolaccia, non lo sfottò e la parolaccia in sé, che, tante volte, ci stanno eccome!
#16
Anna
errata corrige (non ‘di’, ‘PER’)
*sfottò di Antonio Ricci = scusa PER far vedere dei culi (vero obiettivo)
*sfottò della Sora Cesira = sfottò
Io trovo, che il male assoluto di Mediaset, sia la banalizzazione strumentale che ha fatto dello sfottò e della parolaccia, non lo sfottò e la parolaccia in sé, che, tante volte, ci stanno eccome!
#17
Pierluigi
Attenzione, quello che io ho detto è che I Simpson stanno al far parodia sull’idiozia americana come la Sora Cesira e affini stanno a far parodia sull’idiozia italiana.
Ho scritto un’altra cosa di quella che mi hai criticato.
#21
George Frusciante
Sì, tutti questi video idioti sono reazionari, e il peggio è che quelli che ti dicono “cee guarda questo video, eheheh olgettin, eheheheh lelemore” (porcoddio) sono gli stessi che guardano ricci, zelig, le iene, visto che il tipo di comicità è la stessa. Può una società cresciuta a pane e cazzate maturare la consapevolezza di avere genitori di merda? A parte Sarx88, dico.
#22
#23
Mark
Dovete essere proprio verdi dalla bile… La sora cesira non sara’ comicita’ raffinata che intellettuali della vostra portata possono apprezzare, ma l’inventiva di mixare un prodotto popolare come grease con un vocabolario inventato e’ geniale – e non sono certo un apprezzatore di ricci, le iene, etc. (non ho la tivu’ da anni…) Ho il sospetto che l’astio provenga da uno snobismo di fondo che associa automaticamente popolarita’ a bassa qualita’ (mi vieni in mente quanto Fantozzi fosse snobbato ai suoi tempi dagli intellettuali). Fate tristezza
#24
L’Urina Ha Il Colore Degli Sgommati - La Privata Repubblica
[…] perché è di BOLOGNA12 ma è molto che vive a ROMA. Nello show è stata anche cooptata la Sora Cesira, perché nei suoi video gretti e abbruttiti e carichi di retorica Mediaset inoculata sottopelle fa […]
#1
nipiol
finalmente… mi sentivo sola soletta a provare fastidio per il video para-Grease. Quanto al libro di Marra, niente può essere peggio del libro stesso.