Xenofoville
Oltre ai clandestini e qualsiasi libro destinato ad un pubblico superiore agli 8 anni, al leghista medio proprio non va giù Farmville, quel gioco di Facebook che se fosse impiantato nel cervello dei dipendenti Fiat risolverebbe una volta per tutte i problemi di Marchionne. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, ha infatti detto che “l’agricoltura è un’attività straordinaria, entusiasmante, di sicuro difficile e di certo non ludica. Non è una critica agli ideatori di Farmville, però il gioco ha anche seminato un po’ di ignoranza, banalizzando un lavoro che è da imprenditori autentici, che non possono permettersi di affidare il proprio futuro a speculazioni o immaginare campi dei miracoli”. Del resto, se esistesse una variante di Farmville in cui il giocatore deve costruire CPT, approvare leggi contrarie al diritto internazionale e mandare la Guardia Nazionale Padana a sgomberare il ghetto di Treviso – utilizzando gli stessi metodi utilizzati da alcuni illustri predecessori nell’estate del 1942 a Varsavia – sono piuttosto certo che nessuno oserebbe protestare. Se l’esercito americano può progettare videogiochi per fare propaganda, perché non può farlo la Lega Nord?
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