Stolz Der Republik
Incredibile rivelazione del quotidiano francese “Libération”: il film rivelazione belga “La merditude des choses”, “La merditudine delle cose”, è in realtà un film inesistente che narra la storia semi-vera di un hippie belga che adorava collezionare animali spiumati e imbalsamare scoiattoli volanti. Il falso film vero sarebbe in realtà una vera storia falsa che nasconde un messaggio anti-secolarizzazione e apologetico di certi regimi sudamericani sostenuti da frange reazionarie dei servizi segreti vaticani nonchè del collaborazionismo di Vichy.
Se io scrivessi una cosa del genere non solo sarei un coglione irresponsabile che ha diffuso una notizia falsa e assolutamente priva di senso, ma potrei anche essere di peggio: un giornalista d’agenzia. O di repubblica.it. O di lastampa.it. Ieri, infatti, un lancio dell’AGI poi ripreso dai segugi del reparto “Giornalismo Ggiovane D’Inchiesta 3.0” di repubblica.it e, in maniera più articolata, da lastampa.it, ha sparato questa sconvolgente notizia: “TARANTINO SPACCIA PER VERO FALSO FILM NAZISTA GOEBBELS”:
Il regista americano Quentin Tarantino ha inventato l’esistenza di un film nazista, “Stolz der Nation”, ‘orgoglio della nazione’, i cui spezzoni ha inserito nella sua ultima pellicola “Inglourious Bastards”. A rivelare il clamoroso falso dell’inesistente pellicola, che sarebbe stata voluta dal ministro nazista della Propaganda, Josef Goebbels, e’ il quotidiano ‘Die Welt’.
Per capire il titolo e l’articolo ho dovuto rileggerli almeno 10 volte – e ci sono ancora dei punti oscuri. Il pezzo, più che un’accozzaglia sgrammatica in cui ci sono almeno 4 o 5 falsità inventate di sana pianta, è una sorta di trattato illogico-esemplificativo sullo stato del giornalismo italiano.
Anzitutto, Tarantino non ha mai “spacciato per vero falso film nazista Goebbels”, nè ha “inventato l’esistenza di un film nazista”. “Stolz der Nation” è un infatti un cortometraggio (un film nel film) presente negli extra del Dvd di “Inglorious Basterds1”, girato da Eli Roth sulla falsariga dei fake trailers di Grindhouse. Bastava una ricerca di 0.4 secondi su Google/Youtube per vedere il trailer o leggere la storia. Ma, ehi!, stiamo parlando di gente che ha sostenuto esami per scrivere queste cose, quindi è dotata di tesserino, autorevolezza e autorità!
Il CLAMOROSO (?) falso dell'”inesistente pellicola” (ma insomma, esiste o non esiste questo film di propaganda nazista?) sarebbe stato rivelato dal quotidiano “Die Welt”, secondo la vodka ucraina fatta con le patate di Chernobyl e smorzata con un tranquillante scaduto che ha dettato la battitura al giornalista in una gelida e solitaria giornata invernale del XXI secolo. Ovviamente l’articolo del giornale tedesco non parla affatto di pellicole inesistenti o di nazismo strisciante di registi americani, ma si limita a descrivere l’idea del corto, la realizzazione e cosa ci sia dentro.
La genesi di un pezzo simile è fin troppo intuibile, del resto. Da una parte c’è un caporedattore di 45 anni circa, nessuna conoscenza delle lingue, ultimo film visto al cinema: “Vacanze di Natale ’91”; dall’altra un giovane giornalista sfruttato e precario. “Oh, ieri sera sono andato a vedere l’ultimo film di Tarantino con una tipa incontrata su Internet. Era il nostro primo incontro” esordisce il caporedattore. “Ah sì – risponde lo sventurato giovane redattore – E ti è piaciuto?” “Una merda. Non ci ho capito un cazzo. La sceneggiatura era troppo contorta, ed inoltre non so le lingue. I sottotitoli erano pure in inglese, e io odio vedere i film con i sottotitoli” “Oh, mi dispiace. Almeno è andata bene con lei?” “Lascia perdere. Appena siamo usciti dal cinema mi ha salutato e mi ha detto che doveva assolutamente scrivere 25 recensioni del film, con varie analisi esoteriche, filosofiche e patafisiche, tutte incentrate sulla psicodinamica della cinematografia tarantiniana nella Francia trasfigurata dalle lenti del cinema di serie B anni ’70 rivoluzionato dalla macchina autoriale americana cripto-post-moderna. Io sono tornato a casa e ho passato la notte in bianco a forza di seghe, lacrime e cibo surgelato”. Il giovane giornalista già intuisce dove andrà a parare la faccenda. Il caporedattore ne dà conferma, grottescamente: “Sai che ti dico? Ora fai un lancio d’agenzia in cui dici che Tarantino è una specie di gerarca depravato delle SS che si diverte a girare falsi film di propaganda nazista alla Goebbels, poi dici che li spaccia per veri facendo al contempo intendere che forse non lo sono ed infine dici che la scoperta l’ha fatta un giornale tedesco in modo da scaricare su gente che non ci leggerà mai la responsabilità delle puttanate che scrivi. Se non lo fai ti mando a seguire per i prossimi 3 anni le conferenze stampa di Bonaiuti e Cicchitto e poi ti straccio il contratto. Ok? Perfetto.”
D’altronde questa è l’ipotesi meno inaccettabile: stanno solo eseguendo degli ordini.
- Sono riusciti pure a sbagliare il titolo del film, chapeau. [↩]
Condividi
Drop the Hate / Commenti (5)
#2
menelicte
Solo un piccolo appunto:
anche “Inglorious Basterds” è un titolo sbagliato.
Chapeau (ma senza sarcasmo).
#3
#4
menelicte
Ne sono consapevole ed è il motivo per cui reputo “sbagliata” la traduzione del titolo in italiano.
Ma il nome corretto contiene due errori:
“Inglourious Basterds”
#5
Stolz der Nation, il fake di Tarantino | speciale in Liquida
[…] Stolz Der Republik […]
#1
Tweets that mention Stolz Der Republik - La Privata Repubblica -- Topsy.com
[…] This post was mentioned on Twitter by laprivatarepubblica, sante visentin. sante visentin said: è il giornalismo italiano, bellezza! http://bit.ly/8K38mv […]