La Privata Repubblica

Ricordo che l’ultima volta che sono andato in Inghilterra ho smesso di comprare i quotidiani dopo il secondo giorno: troppo pieni di analisi sensate, articoli stimolanti e, soprattutto, notizie. In una parola, troppo noiosi. I nostri invece sono molto più interessanti, brillanti, vividi e perennemente sull’orlo di un baratro, dato che ormai basta fare delle domande legittime (o esprimere critiche) ad un politico per essere trascinati in tribunale. (Vivere perennemente sull’orlo di un baratro: ecco come deve sentirsi Daniele Capezzone ogni volta che si sveglia la mattina).

Difficilmente sul Guardian o sul Times potrei trovare un intervistato che inizia  un’intervista in questo modo:

Senta, scusi: ma se io ora dicessi che lei è un gran porco? Eh? Un gran porco e, per giunta, impotente? E lo dicessi a tutti gli italiani? Mi risponda sinceramente: si arrabbierebbe o no?

E altrettanto difficilmente sul Guardian o sul Times potrebbe trovare 1x1mm di spazio l’on. avv. Ghedini, tutto intento a spiegare che “è stata l’Unità a tirar fuori i problemi di erezione di Berlusconi” e che quindi va punita severamente, dato che ovviamente Abberlusconi certi problemi non ne ha, e anzi, come ci ricorda la D’Addario, è “instancabile come un toro”.

È davvero appassionante sapere che i quotidiani italiani, da un anno a questa parte, sono diventati un unico, immenso reparto d’urologia a cielo aperto, nel quale validi giornalisti-andrologi vengono impiegati per diagnosticare lo stato di salute dell’arnese del Pres. del Cons. Del resto, quello dell’androlista o giornalistologo dev’essere un lavoro degradante rispetto a quello di Avvocato del Pres. del Cons. – un lavoro che ti permette di passare dalla corruzione giudiziaria alla dimostrazione processuale della virilità del tuo cliente1 con la stessa naturalezza con cui Giovanni Lindo Ferretti è passato dai CCCP a Gesù Cristo e alla lista pro-life di Ferrara.

Esaltante, sì; gratificante, d’accordo; ma dev’essere un lavoro oltremodo usurante & logorante. Individuate Repubblica e L’Unità quali centrali del dissenso idraulico-sovversivo, Ghedini & berluscones non hanno ancora stanato il mandante, la Primula Rossa della Calunnia delle Calunnie: “All’Utilizzatore Finale Non Tira”. Eppure non è difficile, è davanti agli occhi di tutti. Un suggerimento:

Frequento da alcuni anni gli urologi. Questioni di prostata data l’età. I medici spiegano. Se la prostata è ingrossata si può intervenire chirurgicamente per ridurne il volume. Dopo di che rischi l’impotenza, ma non e’ detto, anzi. Se invece hai un cancrone proprio lì la prostata va eliminata insieme al tumore. E addio rapporti. Facendo strame della privacy affermo che Silvio nel 1996 fu operato di cancro alla prostata all’Ospedale San Raffaele di Milano. Caro Gianpiero, so che tu hai avuto problemi del genere, e saprai: non racconto balle se dico buonanotte al sesso. Berlusconi ha quasi 73 anni e non ha più la prostata. La scienza fa miracoli tranne uno, quello. Dichiarare che è un maniaco sessuale e’ semplicemente ridicolo.

Eccolo: è Vittorio Feltri colui che ha scritto questo scempio su Libero, il 19/6/2009.

A scanso di equivoci, non è lo stesso Vittorio Feltri da poco neo picchiatore direttore de Il Giornale. È un altro. È qualcuno che si spaccia per Vittorio Feltri e che va in giro indossando una sua maschera, scrivendo nel suo stesso stile pomposo-populista e sprizzando la stessa carica di urticante simpatia. È questo il Vittorio Feltri che verrà querelato, al pari di chi altri ha osato mettere in dubbio la potenza maschile del nostro Pres. del Cons.

Che brutta cosa, l’invidia del Fallo.

(Illustrazione: Flickr)

1. Non vedo l’ora di vedere la puntata di Porta a Porta con il plastico dell’apparato riproduttivo di B. e Vespa intento a spiegarne il suo funzionamento. [↩]