Non Alzate Quella Pietra
Dunque, Renato Schifani è diventato la seconda carica dello Stato. Non che un presidente del Senato abbia mai contato qualcosa, d’accordo, ma fa pur sempre la sua porca figura. Un attimo, un attimo. No dico: Renato Schifani. Siamo entrati nella storia: tra quarant’anni potremo dire ai nostri figli che si, noi c’eravamo. Insieme a Renato. Renato Schifani.
Quello dei pastoni omogeneizzati al telegiornale, per intenderci. Pipponi talmente tanto insopportabili che preferiresti essere legato per giorni e giorni davanti a Bonaiuti che legge tutti i comunicati stampa di Forza Italia dal 1994 ad oggi, con Bondi di fianco, avvolto in una toga, che declara con la lira i suoi componimenti poetici e con Cicchitto (di quest’ultimo basta la presenza per sprofondare in incubo). Quello che Luttazzi definì simpaticamente “una di quelle cose che scappano quando alzi una pietra.” Quello che non fa le file al cinema perchè io so’ io e voi nun siete un cazzo e perchè è giusto così.
La Stampa ci ha fornito uno splendido resoconto della giornata campale dell’apostolo berlusconiano: “Umilmente, pacatamente, Schifani s’è fatto fare al mattino la foto d’ordinanza, alle nove e mezzo caffè alla buvette, e in aula in paziente attesa del voto”. Poi, dopo aver incassato la maggioranza dal ramo alto del Parlamento, Schifani si è profuso in un accorato discorso (“scritto a mano e letto con voce pacata”) che addirittura “spandeva alto senso delle Patria e delle istituzioni, bisogno di legalità e riforme, e ‘mai arretrare nella lotta alla mafia, mai deflettere dal 41 bis”.
Tralasciando il fatto che “alto senso delle istituzioni” non suona troppo bene in bocca ad uno che ha fatto il lodo dell’impunità – cioè il lodo Schifani (anche se è difficile che l’abbia scritto lui, con la faccia che ha, quindi lo perdoniamo) – bisognava proprio parlare di mafia? Insomma, certe discorsi non si fanno. Anzitutto perchè con Cuffaro e Dell’Utri in Senato non è conveniente. Poi perchè certi vecchi amici, conoscenti di un tempo passato, potrebbero offendersi, o quantomeno trovare certi propositi leggermente forzati.
Siculabbrochèrs
Si legge infatti ne “I Complici” di Abbate e Gomez, sotto il capitolo “La zona grigia” (pgg. 74-80):
A scorrere le pagine ingiallite di quei documenti societari c’è da rimanere a bocca aperta: la Sicula Brokers viene creata nel 1979 e tra i soci, accanto a Mandalà [boss di Villabate, nda], La Loggia e Schifani, compaiono i nomi dell’ingegnere Benny D’Agostino, il titolare delle più grandi imprese di costruzioni marittime italiane, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, e di Giuseppe Lombardo, l’amministratore delle società di Nino e Ignazio Salvo […] La Sicula Brokers è insomma una società simbolo di quella zona grigia nella quale, per anni, borghesia e boss hanno fatto affari.
Senza contare poi strane, e soprattutto profumate, consulenze edilizie di Schifani a Villabate, comune poi sciolto per mafia. Si, certo. Bazzecole, inezie. In un paese normale e civile la frequentazione di mafiosi è una medaglia da portare al petto, mica un marchio d’infamia. Ma purtroppo l’Italia non ha ancora raggiunto la maturità democratica, e quindi ci tocca sorbirci ancora le voci fuori dal coro, gli scontenti, quelli che storcono il naso. Si vergognassero. E ci provassero loro, se ne hanno il coraggio, ad usare la parola legalità e a spandere l’alto senso della Patria e delle Istituzioni in un Parlamento pieno di criminali. Ecco.
Non ci resta che associarsi alla gioia espressa dall’altro statista Raffaele Lombardo: “Renato mio, a parte baroni, principi e latinisti è la prima volta di un siciliano seconda carica dello Stato”. Già. Stiamo proprio compiendo passi da giganti.
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Drop the Hate / Commenti (8)
#2
LPR
Dignità e Schifani sono termini ossimorici.
Comunque non si tratta solo di una partecipazione societaria (cosa gravissima di per sè, dato che Schifani ed il collega La Loggia – quello che il boss Mandalà fece piangere ricordandogli due cosette semplici semplici – sapevano perfettamente con chi avevano a che fare). C’è anche dell’altro. Cito sempre da “I Complici”; a parlare è il pentito Campanella:
“a un certo punto Schifani fu segnalato da La Loggia come consulente e quindi nominato dal sindaco come esperto in materia di urbanistica. […] Le quattro varianti al piano regolatore di cui abbiamo parlato […] furono tutte concordate dal punto di vista anche di modulazione, di componimento, insomma, dal punto di vista giuridico con lo stesso Schifani.”
“L’allora avvocato Schifani interloquiva con Nino Mandalà anche di queste cose?”, chiede il pubblico ministero.
“Si, interloquiva anche con Mandalà, ma poi i fatti più operativi li gestiva l’assessore Geranio, che poi era un assessore della famiglia di Mandalà, perchè l’assessore Geranio aveva sposato una sorella del suocero di Nicola Mandalà. Quindi Geranio faceva da spola tra il Comune e lo studio dell’avvocato Schifani. Mi ricordo che in qualche incontro andai anch’io. Poi, a un certo punto, ci fu la questione di fare il piano regolatore generale. [Si trattava di un] argomento [che suscitava]grande appettiti da parte della famiglia mafiosa di Villabate, poichè il piano regolatore generale, com’è notorio, determina la potenzialità edificatore delle aree e [l’edilizia è] uno degli elementi più importanti dell’attività tipica di Cosa Nostra, [con] l’imposizione, oltre che di pizzo ai cantieri, anche delle forniture. Lì il Mandalà organizzò tutto per filo e per segno interangendo in prima persona. […] Mi disse che avava fatto una riunione con Schifani e con La Loggia e che aveva trovato un accordo per il quale i due segnalavano il progettista del piano regolatore generale, incassando anche una parcella di un certo rilievo […]. L’accordo, che Mandalà aveva definitivo con i suoi amici Schifani e La Loggia, era quello di manipolare il piano regolatore, affinchè tutte le sue istanze – che poi erano [la richiesta] di variare i terreni dove c’erano gli affari in corso e addirittura di penalizzere quelli della famiglia mafiosa avversaria o delle persone a cui si voleva fare uno sgarbo – fossero prese in considerazione dal progettista e da Schifani […]. Cosa che avvenne, perchè poi cominciò questa attività di stesura del piano regolatore e io mi trovai a partecipare a tutte le riunioni che si tennero con lo stesso Schifani, qualche volta allo studio Schifani e qualche altra volta al Comune. Io [poi] partecipai anche alle riunioni, più tipiche della famiglia mafiosa, in cui Schifani non c’era…”
Si può andare avanti ancora per molto. Poi qua nessuno è un grillo, tantomeno travagliato.
#3
saverio fattori
Da un mensile sportivo (Correre, numero di maggio) apprendo che Ikka Kanerva si è dimesso da ministro degli esteri finnico dopo la valanga di sms a contenuto sessuale che aveva inviato a una spogliarellista di 29 anni.
E ci sono ancora coglioni che vaneggiano di “dignità e amore per la patria!!!”
Penso che quello che è successo in Italia sia terrificante ma terribilmente democratico. Questo paese è marcio in ogni suo comparto ed esprime la classe dirigente che meglio la rappresenta. Nemmeno le idee marxiste o rivoluzionarie possono funzionare, perchè si presuppone un’avanguardia “illuminata”. Le classi subalterne non sono migliori della casta al potere.
le comparazioni che fa la Gabanelli quando tratta un argomento mi sembrano esplicitare la nostra lontananza dagli altri paesi europei.
Non ho qualità professionali e non conosco la lingue. E il clima scandinavo non fa per me. MA l’unica soluzione sarebbe davvero l’espatrio.
saverio
#4
inaudita altera parte
re a LPR, non mi permetto di contraddire fonti certe, e il fatto che tu le citi sempre è sicuramente rassicurante, e non avendone io da contrapporne forse dovrei tacere….mi limito solo a dire che è vero, la classe dirigente di un paese è espressione del medesimo paese, e che l’Italia sia un paese, per usare un eufemismo, strano, è altrettanto vero, ma penso anche sia necessaria un sana dose di realismo, rifugiarsi sull’aventino come fate voi con questo sito non sia del tutto corretto…ben inteso che se non ritensessi questo sito interessante e meritevole per il suo atteggiamento critico non continuerei a scrivere….se davvero si crede in ciò che si dice allora bisognerebbe agire, e sentirmi rispondere che è una lotta inutile sarebbe stupido.
perchè invece di fare i moralizzatori, ed in Italia ne abbiamo già troppi e i più senza titolo, non cominciamo tutti a impegniarci nella vita sociale e politica…penso che oltre al tanto marcio vi sia anche tanto buono in giro si tratta di raccoglierlo e ricominciare……
Ha e un consiglio magari sbagliato io delle dichiarazioni di un mafioso per quanto pentito e all’interno di un’aula giudiziari non mi fiderei al 100 per cento……
Saluti, e complimenti per il vostro lavoro….
P.S. il ” grillotravagliato” era una iperbole così tanto per dire,
se vi siete offesi chiedo scusa e lo comprendo.
#5
saverio fattori
per prima cosa mi scuso per avere identificato con un termine offensivo I.A.P., ma nel post-elezioni sono piuttosto teso e faccio cazzate. Sul da farsi… i conoscenti sulla mia lunghezza d’onda si sono divisi in due frange. Sto paese è perduto, quindi facciamoci i cazzi nostri. ognuno salvi le proprie cose e il proprio culo e auguroni a tutti. Oppure. Dobbiamo attivarci al massimo dei nostri sforzi, sporcarci le mani, esporci. fare attività vera e propria.
Il problema è che la gente normale, la casalinga di Vigevano è definitivamente perduta. Lavoro in fabbrica, è vero si vota a destra. Ma per ragioni assurde, assolutamnte istintive e umorali. Che NULLA hanno a che fare rispetto alle varie autocritiche interne alle sinistre. Questo che si è aperto è un baratro. Noi “fatti” di controinformazione ci diciamo che se quei “poveretti” che votano Berlusca sapessero degli stallieri, di dell’Utri… leggessero Travaglio… allora… in realtà il fatalismo dell’umanità media giustifica TUTTO, anche fiancheggiatori storici della mafia che si baciano al senato della repubblica. Il più furbo lo caccia in culo al meno furbo. Che tanto è sporco pure lui. Scontro tra gang.
La sinistra è snaturata, è diventata quasi elitaria, parla a sè stessa. E la cosa non può funzionare…
s.
#6
LPR
> penso anche sia necessaria un sana dose di realismo, rifugiarsi sull’aventino come fate voi con questo sito non sia del tutto corretto
Purtroppo o perfortuna è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento.
> Ha e un consiglio magari sbagliato io delle dichiarazioni di un mafioso per quanto pentito e all’interno di un’aula giudiziari non mi fiderei al 100 per cento……
Infatti vanno provati. Ed è provato che Schifani quelle consulenze le ha fatte, così com’è provato che era nella Sicula Brokers. Un politico non solo dev’essere onesto, ma deve apparire onesto. Vladimiro Crisafulli (Partito Democratico) è stato filmato mentre baciava un boss mafioso ma non ha ricevuto sanzioni penali. E’ degno di sedere in Parlamento uno così?
> La sinistra è snaturata, è diventata quasi elitaria, parla a sè stessa. E la cosa non può funzionare…
Una delle cose che mi hanno meno sorpreso è stata infatti la disfatta totale della Sinistra Arcobaleno (complimenti per il nome, a proposito). Una sinistra salottiera non può esistere, e questi sono i risultati.
Della destra è meglio non parlarne. Come disse Montanelli, dopo Berlusconi dovranno passare almeno 50 anni prima di pronunciare la parola “destra” senza doversi sciacquare la bocca venti volte. Ma questo è un altro discorso, che magari si approfondirà in altra sede.
#7
Schifani Brokers >> Terzo occhio.org
[…] di Renato Schifani tratta da “Se li conosci li eviti” Lettera di Travaglio a Repubblica Non Alzate quella Pietra di LaPrivataRepubblica Il bravo giornalista chiede permesso su […]
#8
Schifani Brokers | Terzo occhio.org - fonte di domanda per informare sè stessi
[…] di Renato Schifani tratta da “Se li conosci li eviti” Lettera di Travaglio a Repubblica Non Alzate quella Pietra di LaPrivataRepubblica Il bravo giornalista chiede permesso su […]
#1
inaudita altera parte
inconfondibile il travaglio stile….sicuramente le apolegetiche duscussioni, sempre ben accette, sulla moralità della nostra classe dirigente sono interessanti, ma non condivido e non condividerò mai lo sfascismo imperante…tutti vorrebbero non vedere più in parlamento taluni personaggi, ma tra questi non entra sicuramente Schifani, uomo politico, siciliano, ex demoscristiano (tutte cose che a me non esaltano), ma che non si può inchiodare alla croce per una partecipazione societaria, no questo no!!!la politica è compromesso, purtroppo, il compromesso in alcune zone è quasi inevitabile collusione, la scelta è fra lasciare terre come la Sicilia in anarchia completa e tentare una seppur labile presenza dello Stato….vi starete mettendo le mani nei capelli e fate bene, arrivare a pensare cose di questo genere mi rammarica, ma non vedo altra soluzione. Poi magari i mdesimi collusi una volta in parlamento avranno uno scatto di dignità…(mha)….l’Italia è questa roba qui, almeno una parte, non penso che si portà mai cambiare fini in fondo, migliorare certo, combattere (FALCONE,BORSELLINO) ovviamente, ma cambiare no.
Prendiamo il buono che arriverà, e critichiamo il marcio che c’è, ma non sfasciamo tutto, di rivoluzioni mancate ce ne sono state fin troppe, e quelle iniziate non hanno portato sempre bene, per favore di “GRILLI TRAVAGLIATI” ce sono gia troppi, dignità e amore per la patria!!!