Che Fa Ridere, Ma È Drammatico
Ipotesi
“Hai sentito cos’è successo qualche giorno fa?” mi chiese un amico via chat. “Non proprio, non sono in Italia” gli risposi “hanno forse seppellito Lionello al posto di Andreotti?” “Ma no, figurati. Hanno condannato Mills a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari.” “Ah. E chi l’ha corrotto?” Nessuna risposta, per qualche lungo attimo: “Non si sa, si dice che si sia corrotto da solo…” Lo incalzai, leggermente perplesso: “Corrotto da solo?” “Eh, non lo so…Nessuno dice chi sia il corruttore…”
In effetti il mio amico non aveva tutti i torti: dopo una breve ricerca neanche io ero riuscito a risalire a quei 600mila dollari partiti dall’azienda del premier italiano. Ma in quel momento scoprire il corruttore non era tra le mie priorità – o almeno così credevo. Mi trovavo a Zanzibar Land, ospite del Presidentissimo Awo Ongo-Angoo, che si era da poco auto nominato “Sua Eccellenza il Presidente a vita, Uberfeldmaresciallo Al Hadji-Achga Dottor Awo Ongo, VC, DSO, MC, Signore di Tutte le Fiere della Terra e dei Cuccioli del Mare e Conquistatore del Nuovo Ordine Mondiale in Generale e di Outer Heaven in Particolare”. Non era un personaggio eccentrico, tutt’altro, aveva solo avuto una vita piena di soddisfazioni, di conti illegali alle Bahamas e di grandi ammucchiate a base di sesso anale.
Tesi
Faceva caldissimo, almeno 40 gradi all’ombra. La piscina presidenziale straripava di dignitari, soldati, tecnoevangelisti e puttane di tutti i tipi. Riconobbi alcune pornostar, che mi salutarono affettuosamente in qualità di loro vecchio fan – le piccole soddisfazioni di un’adolescenza dedita al martirio onanista. L’atmosfera era gioiosa e dittatoriale, veramente glamour-militar-golpista! Tuttavia non riuscivo a rilassarmi, il dubbio mi si era conficcato in testa e non riuscivo ad estrarlo dal cranio, come se fosse un Mastella qualsiasi in un sistema elettorale proporzionale con preferenza.
Chi aveva corrotto chi?
Dopo aver praticato un po’ di sano Dirty Rodriguez ad alcune voluttuose fanciulle, tornai alla postazione Internets e cercai informazioni più dettagliate – invano. Riuscivo a trovare solo generici lanci di agenzia: “Mills fu corrotto”, “Mills: è corruzione”, “Condannato Mills per corruzione”, e così via. Non si riusciva a capire da dove fossero partiti quei soldi. Ero arrivato persino a guardare il Tg1 in streaming, ma quando vidi il conduttore trasformarsi in un’enorme lucertola e degli escrementi grondare a grappolo dal soffitto dello studio ho pensato che fosse meglio desistere, pacatamente e serenamente. Non mi rimaneva che la scelta più drammatica, ovvero attingere a fonti di informazione alternativa (cioè di informazione): i giornali stranieri. Subito fui colto dall’orrore:
L’Italia condanna un avvocato per aver preso una tangente per proteggere il Premier
L’ex avvocato di Berlusconi condannato a quattro anni e mezzo di reclusione
L’azienda di Berlusconi corruppe l’avvocato Mills
Quattro anni e mezzo di prigione per l’ex avvocato di Berlusconi
Avvocato britannico condannato per aver protetto Berlusconi
Quindi era stato il gruppo del premier, secondo il Tribunale di Milano, a corrompere l’avvocato Mills, lo stesso che aveva inventato, anni addietro, il comparto off-shore del gruppo di B. usato per farne di tutti i colori! Davvero, non l’avrei mai detto! Sul serio, mai e poi mai. La cosa più gratificante stava nel fatto che nessuno poteva dire/fare alcunchè al premier (una volta coimputato) – era del tutto immune da ogni procedimento e conseguenza penale, grazie all’apposito lodo e all’apposito prestanome.
La giornata era ormai irrimediabilmente compromessa. Tutto il mondo ci rideva dietro, come al solito. Umiliati e derisi. La vicenda aveva fatto molto più scalpore in Inghilterra, dove la (ex?) moglie di Mills, Tessa Jowell1, è ministro per le Olimpiadi. Ero vittima di quella vergogna che ti pervade ogni volta che metti il piede fuori dall’Italia, ogni volta che leggi quello che pensano di te all’estero, ogni volta che qualcuno batte lo scontrino in un ristorante scozzese e lo incassa a Casal di Principe.
Avevo bisogno del consulto di un esperto. Dovevo aiutare il mio paese. Chiesi dunque udienza al Presidentissimo Awo Ongo-Angoo, un autentico esperto del settore. Quando prese il potere a Zanzibar Land, due anni fa, si sbarazzò di tutte le minoranze etniche, degli oppositori e pure dei fedelissimi: “I nemici non ti sentono, ma gli amici hanno le orecchie grandi”, questa era stata la motivazione – insieme al presunto uso criminoso della televisione pubblica pagata con i soldi di tutti. I primi cento giorni di governo furono trionfali, nonostante le carestie, la crisi economica e il crollo degli ascolti a Sanremo: leggi ad personam a non finire, processi in prescrizione e impunità garantita ad aeternum. Il suo capolavoro, come lo ama definire, si chiama Lodo Alfano: immunità per la più alta carica dello stato (lui) e morte ai magistrati che lo avevano perseguito per veniali crimini di guerra e contro l’umanità.
Risoluzione
Mi accolse nel suo ufficio, una via di mezzo tra gli interni del Millenium Falcon e il bunker di Berlino dove si rifugiarono i capi nazisti alla fine della guerra. Sembrava calmo, ma sapevo che sarebbe bastato un attimo per farlo impazzire di rabbia:
“Sua Eccellenza, è successa una cosa grave: è stato condannato l’avvocato del premier italiano per soldi dati dallo stesso per tacere/dire il falso in due processi, e lui si è salvato solo grazie ad una legge anticostituzionale che gli da l’immunità totale.”
“Ooh, benissimo! Che meraviglia! Ottima cosa! Com’è che non li ha ancora fatti torturare e squartare quei porci dei giudici inquisitori?”
“No, a dir la verità…ehm…non si può fare ancora in Italia una cosa del genere.”
[Incominciò ad urlare ossessivamente] “MALE. MOLTO MALE. DOVEVA PENSARCI PRIMA AD UNA COSA DEL GENERE. ADESSO L’OPINIONE PUBBLICA GLI SARA’ ALLE CALCAGNA, LO FARANNO DIMETTERE COME IN TUTTI I PAESI DEMOCRATICI CHE SI RISPETTINO, LA SUA CARRIERA POLITICA E’ FINITA.”
“Guardi che non è ancora successo assolutamente nulla, anzi, si è dimesso il capo dell’opposizione.”
“NON E’ COMUNQUE SUFFICIENTE, LO VUOLE CAPIRE O NO? BISOGNA UCCIDERE TUTTI, TUTTI. MASSACRARE, USARE LE BOMBE, GETTARE I PALLONI FUORI DAGLI AEREI NEI VOLI DELLA MORTE, CREARE LE RONDE DI CITTADINI PADANI, ERADICARE IL DISSENSO.”
“Ma non c’è stato alcun dissenso, molti neanche sanno chi è l’avvocato Mills, insomma, è stata l’ennesima vittoria politica per B., un ulteriore catalizzatore di consenso.”
“NO, NO, NO. NON E’ POSSIBILE, NEANCHE QUI SUCCEDEREBBE UNA COSA DEL GENERE.”
“Beh, grazie, non esiste più un’opposizione. Da lei, Eccellenza, c’è una dittatura spietata…”
“E PERCHE’, DA VOI ESISTE L’OPPOSIZIONE PER CASO?”
“Certo che esiste! [Aggrottò mostruosamente il sopracciglio destro, sbattendo un pugno sulla scrivania in oro massiccio] No, non esiste, in effetti.”
“MA ALMENO C’E’ IL MINISTERO DELLA CORRUZIONE COME DA NOI?”
“Non ce n’è bisogno, mi creda. Senta, cosa devo fare, ci sarà pure un modo di risolvere questa situazione incresciosa. Lo capisce che qui c’è uno che si sta facendo le leggi su misura per evitare la galera, e che sta distruggendo lo stato di diritto?”
“CERTO, E’ COME HO FATTO IO, DI COSA SI STUPISCE? LO VOTI, PER DIO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. E NE APPROFITTI, PRIMA CHE VI TRASFORMIATE IN UNO STATO NORMALE DOVE LA COSTITUZIONE FORMALE E’ UGUALE A QUELLA SOSTANZIALE.”
Vomitò subito dopo aver detto quelle parole. Per solidarietà, feci altrettanto. Ordinò ad un suo segretario di preparare subito un comunicato di stima e apprezzamento per il Presidente del Consiglio Italiano, invitandolo anche a trasferire i suoi conti a Zanzibar Land, se mai qualcuno dovesse rivolgergli un’occhiata impertinente. Sorseggiammo ottimi vini fino all’alba, guardando nell’unica televisione di stato le imprese del Presidentissimo, l’X-Factor locale2 e la progressione del traffico di armi e clandestini nel notiziario della notte.
Raggiunsi la mia suite, sfinito dalla giornata, e andai in bagno per prepararmi alla mattinata. Nello specchio c’era scritto qualcosa, probabilmente all’incontrario. Lì per lì lasciai perdere – la solita allucinazione incontrollata da MDMA, molto probabilmente. Ma quella scritta rimaneva sullo specchio, mi perseguitava, riuscivo a vederla nitidamente dal letto: OCITAMMARD E’ AM, EREDIR AF.
Non avevo più energie mentali per decifrarla e darle un significato compiuto. Si trattava forse di una metafora? Può essere. Fu così che mi misi a ridere, prima di sprofondare in uno stato vegetativo e non permanente.
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Drop the Hate / Commenti (5)
#5
#1
fil
lolai un sacco.