La Guida Al Riot Porn
Sono più o meno le stesse immagini, e ci seguono ovunque – in televisione, online, in stazione, sul treno, in aereo, mentre siamo appollaiati sulla tazza del cesso. È un torrente di teste sfondate dai manganelli, lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, maschere antigas, molotov, brutalità della polizia, sassaiole, camionette incendiate, volute di fumo sprigionate da banche e fast-food in fiamme, Parlamenti assediati. È un fiume di austerità, miseria, sopraffazione, macelleria sociale e disperazione.
Ed è bellissimo.
Da un paio d’anni, infatti, passo le mie notti a guardare ossessivamente video di scontri su YouTube. Sempre più spesso la protesta scivola nell’inferno della guerriglia urbana, facendo esplodere il fragile equilibrio tra Potere e Diritto. Non c’è dubbio: siamo nell’epoca d’oro del Riot Porn – e i feticisti della pornografia della rivolta sono obbligati a fare scorta di salviette umidificate.
Ho preparato una selezione ragionata di 10 video che mi hanno colpito in positivo e/o negativo. Ogni clip è contestualizzata e analizzata a dovere. La votazione va da 1 a 5 bottiglie Molotov, dove 1 è il minimo e 5 il massimo. Buona masturbazione.
10. May Day, Montreal (Canada), 1/5/2012
Festa del primo maggio a Montreal, Québec. Migliaia di persone scendono in piazza per festeggiare – o meglio, protestare contro l’innalzamento delle tasse universitarie e la corruzione politica. Il corteo inizia pacificamente alle 5 di pomeriggio; alle 6 di pomeriggio è già “degenerato” in scontri tra polizia e anarco-qualcosa. Certo, si fa un po’ di fatica a definirli «scontri»: come si vede nel video di Vice, i manifestanti si limitano a giocare alla guerriglia con dei poliziotti piuttosto mollaccioni. Nessuna auto bruciata, nessun atto di vandalismo gratuito, negozi aperti e vetrine intatte, qualche petardo, una spruzzatina di peperoncino a tradimento. Sembra quasi un riot ordinato, rispettoso delle regole. In una parola: insegabile.
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9. “Arrivano i nazisti!”, Eskilstuna (Svezia), 1/5/2012
Provate a unire Eskilstuna – una placida cittadina di 60mila abitanti nella Svezia centro-orientale – e il primo maggio, giornata sacra nella patria della socialdemocrazia. Quasi impossibile che la gente si tiri addosso sassi e combatta con la polizia in prossimità di un treno in transito, no? Già, impossibile. A meno che un gruppo di neonazisti dello Svenskarnas Parti (Partito degli Svedesi) non decida di trollare la manifestazione. A Eskilstuna è successo esattamente questo, e nel video si possono gustare tensione, caos, selvagge cacce all’uomo e deliziose ragazze svedesi imbrattate di sangue. L’unica pecca è che scontri del genere sono rari in Svezia, e la gente quindi è un po’ impacciata. Un buon Riot Porn amatoriale, insomma, ma nulla di più.
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8. Gay Pride, Belgrado (Serbia), 10/10/2010
10 ottobre 2010. Il Gay Pride in Serbia è, nelle parole degli organizzatori, «l’evento che Belgrado ha aspettato per nove anni». Da una parte omosessuali, lesbiche, trans, ecc. non vedevano l’ora di poter sfilare liberamente nella loro città; dall’altra hooligan/estremisti/nazionalisti non vedevano l’ora di picchiare e mettere a ferro e fuoco la città. Questa la cronaca dell’Osservatorio dei Balcani: «Il bilancio degli scontri è stato di 141 feriti di cui 124 poliziotti e 17 civili, 204 persone fermate di cui 100 arrestate e circa un milione di euro di danni. […] Secondo quanto detto dal ministro dell’Interno Ivica Dačić si sono visti sul campo 6000 estremisti contro 5.600 poliziotti». Tutto bello, d’accordo. Ma non è un po’ poco per gli altissimi standard a cui ci hanno abituato i serbi? È come vedere un porno senza il facial finale, troncato a metà sul culo peloso di un attore di mezza età.
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7. Austerity Riots, Romania, 12-25/1/2012
Nel 2010 la Romania sigla un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per «ripianare il debito pubblico». Di conseguenza, vengono messe in campo delle politiche draconiane: pensioni tagliate del 15%, stipendi dei dipendenti pubblici falcidiati del 25%. Il Manifesto scrive che «già all’epoca gli osservatori commentarono che quello della Romania era il piano di austerità più duro applicato in Europa». Le proteste iniziano il 12 gennaio 2012, dopo le dimissioni del ministro della Sanità, Raed Arafat, e sono squisite. Maschere di sangue nel gelo post-Ceauşescu, lacrimogeni, vandalismo generalizzato, caos totale, gente che prende fuoco, musi sfasciati dalle mazzate un po’ ovunque. Davvero un gioiellino, considerato che questo Riot Porn romeno non se l’è cagato praticamente nessuno.
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6. Canucks Riots, Vancouver (Canada), 15/6/2011
Finale di Stanley Cup. I Vancouver Canucks (che giocano nella NHL) perdono malamente 4-0 contro i Boston Bruins. La sconfitta sportiva fa letteralmente impazzire i tifosi. Per qualche ora Vancouver si trasforma in uno scenario di guerriglia formato deluxe: macchine carbonizzate, lacrimogeni, delirio, botte, negozi assaltati, saccheggi, ragazzini che si fanno fare le foto davanti ai relitti delle automobili. Nessuno ci capisce un cazzo, a partire dalla polizia. Quasi tutti i commentatori si chiedono angosciati: «Perché è successa una cosa del genere? Perché proprio in Canada?» La logica del Riot Porn, però, impone di ribaltare il senso della domanda: «Perché non doveva succedere proprio in Canada?» Nessun Paese, del resto, è immune dallo sperimentare sulla propria pelle una giornata del genere. Gonzo totale.
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Drop the Hate / Commenti (7)
#3
Strelnik
Questo post prende potentemente il posto di http://riotporn.blogspot.it, uno dei bookmark per il riot porn, in pausa o morto da diversi anni.
#5
Fede
“E la «guerra civile», per noi pornomani, equivale a sorseggiare dell’ottimo squirting dal Sacro Graal della protesta.” XDXDXD
#7
Fede
Caro Dott. Barbie,
Hanno da poco parlato di Lei in un documentario su La7.
http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50292976
A presto, XD
#1
Akiller Dee
RT e’ la Vivid Entertainment del Riot Porn.